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2015

Il pagellone di SN24 – Alessio Romagnoli

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Ad agosto forse nessuno l’avrebbe detto. Dopo la partenza di Shkodran Mustafi, i tifosi della Samp sembravano persi: chi affiancare a capitan Gastaldello al centro della difesa? Ok, c’è Fornasier, ma non ha abbastanza esperienza. Silvestre? Magari, ma i suoi ultimi due anni non sono stati certo da ricordare. Poi c’è Alessio. Chi? Romagnoli. Arrivato dalla Roma in prestito, ricordo bene i commenti a inizio anno: «Ma ti pare che possiamo valorizzare i giovani degli altri invece che i nostri?». Peccato che Romagnoli non si sia rivelato un giovane come gli altri. Il ragazzo ha dimostrato di avere vent’anni solo sulla carta d’identità.

Dieci mesi dopo, Alessio Romagnoli ha chiuso la sua esperienza in blucerchiato con uno score da 31 presenze e due reti (contro Chievo e Parma). I suoi gol sono stati anche importanti nella corsa all’Europa e nel chiudere due gare difficili. Al primo campionato da titolare in Serie A, Romagnoli ha dimostrato che i suoi detrattori avevano torto. C’è anche chi si è spinto in paragoni importanti, come Sinisa Mihajlovic: l’ormai ex tecnico blucerchiato ha persino accostato il ragazzo di Anzio al primo Alessandro Nesta. E se te lo dice uno che il giovane Nesta l’ha visto crescere, allora sei autorizzato a crederci.

Anch’io ero tra i dubbiosi su Romagnoli. Non tanto per le qualità, che sembravano evidenti. Piuttosto a spaventarmi era l’idea del prestito: riuscirà un ragazzo che è predestinato alla titolarità nella Roma a farsi valere e a trovare stimoli anche a Genova? O vedrà la realtà blucerchiata semplicemente come un passaggio della sua carriera? Mi ha dimostrato che era molto concentrato. Romagnoli ha avuto un rendimento eccezionale per un classe ’95 e ha ricevuto diversi plausi della critica, che ora lo giudica pronto per il ritorno a Roma (dove ha giocato già 13 partite in A). Inoltre, molti sperano presto di vederlo in coppia con Rugani in nazionale. Un desiderio avverabile non nella selezione di Di Biagio, ma in quella allenata da Antonio Conte.

Il rendimento di Romagnoli è stato grandioso anche perché non ha avuto quasi mai le famose “giornate storte”. Se escludiamo la trasferta di Torino persa per 5-1 contro la squadra di Ventura – dove vi invito comunque a trovare qualcuno migliore di lui in quella giornata – Romagnoli è stato un martello. Se dovessi giudicare la sua stagione, gli darei un 7.5. Perché era qui in prestito e ha reso comunque al massimo, non pensando un attimo al ritorno a Roma. Perché ha guidato la retroguardia con autorità, riuscendo a scalzare persino capitan Gastaldello. E perché un giorno ricorderemo la sua carriera pensando che tutto è iniziato al Ferraris, con quella maglia blucerchiata indosso.

La miglior uscita stagionale di Romagnoli: la gara di San Siro contro il Milan.

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