2015
Ferrero: «Un voto alla Samp? 7,5. Okaka andrà via, Soriano resta con noi»
Una vita al massimo. Non c’è dubbio che sia così. Massimo Ferrero è ormai ovunque: ieri sera si è addirittura sdoppiato in televisione. Da una parte la sua presenza a “Il processo del Lunedì” di Rai Sport, dall’altra la comparsata a una trasmissione ormai casa sua, ovvero “Tiki taka” di Italia 1. Tanti i temi di cui parlare, dalla stagione appena conclusa a quella che sta per iniziare.
FIFA E GENOVA – Ferrero ha cominciato trattando l’elezione di Blatter come presidente Fifa, nonostante gli scandali che hanno coinvolto la sua organizzazione: «Non riconosco Blatter come mio presidente. Parlandone, però, si fa una grande pubblicità nei suoi confronti. Ma preferisco parlare di cose belle, come i bambini che giocano a calcio». Il presidente blucerchiato dà un voto anche alle squadre di Genova: «7,5 a Samp e 8 al Genoa? È giusto. Io ho dei ragazzi bravi, Preziosi ha visto me e si è stimolato. Dopo che si è cominciato a parlare di Mihajlovic, noi eravamo a 44 punti e i miei ragazzi hanno un po’ patito la situazione».
GRAZIE SINISA – Mihajlovic ha lasciato la Sampdoria nella giornata di ieri, con l’Europa che deve essere ancora ufficializzata dall’arbitrato Coni: «Mihajlovic è un uomo di grande valore, ha creduto che di più non sarebbe riuscito a fare, e ha deciso di cambiare aria. Però secondo me se fosse rimasto saremmo riusciti l’anno prossimo a fare ancora di più. Se andremo in Europa, mi dispiace solamente che avremmo potuto conquistarla sul campo. Se il Genoa vincerà il ricorso, “chapeau”, altrimenti dirò a Preziosi che mi impegnerò a rappresentare Genova, la Liguria e l’Italia anche al posto suo». Ferrero si è sbilanciato anche sul possibile futuro di Mihajlovic: «Mihajlovic al Milan? È un po’ difficile, ma è un profilo ideale per i rossoneri. Se va al Napoli? Se qualcuno lo chiama e gli propone qualcosa di serio, penso di sì».
GABBIADINI E ARBITRI – Si è tornati anche su una cessione importante come quella di Gabbiadini, poi sostituito da Muriel. Una carezza e un po’ di bastone per l’attaccante del Napoli da parte del suo ex presidente: «Non l’ho dato via io, ma la Juventus: si sono messi d’accordo loro. È un bravissimo ragazzo, ma deve crescere ancora come mentalità da calciatore, in termini di ambizioni. Io ora ho Muriel che per me è un campione assoluto, però ancora non ha capito che ha il corpo di una Ferrari, ma ragiona come una Cinquecento». Una battuta è arrivata anche sugli arbitri: «Fare l’arbitro è il mestiere più difficile del mondo, io mi sono lamentato solo una volta. Secondo me gli arbitri dovrebbero distaccarsi dalla Figc».
IL FUTURO – L’allenatore della Sampdoria è ancora un punto interrogativo. Zenga è dato per favorito, ma prova lo stesso Ferrero a chiarire le idee agli addetti ai lavori: «Se ho incontrato Sarri? Sì, un uomo di grande spessore, che fa un grande calcio. Paolo Sousa non lo conosco, è stato contattato ma non da me. Donadoni? Sì l’ho incontrato, allo stadio ieri sera. Zenga? E’ amato da tutti i sampdoriani, perchè è un ex sampdoriano e penso sia l’uomo giusto; non ha ancora firmato, ma per ora è il favorito». Sul futuro dei giocatori, invece, Ferrero è più netto: «Bergessio ormai è andato. Okaka? Credo che andrà via, ma non so dove – dice il patron blucerchiato a “Tiki taka” – Invece Soriano resterà con noi».