2013
Icardi al sito della Fifa: «Sarò sempre grato alla Sampdoria e…»
Grazie alla doppietta dello scorso 6 gennaio a Gianluigi Buffon, Mauro Icardi non è più una promessa ed è diventato improvvisamente un attaccante fondamentale per la Sampdoria. Nato a Rosario, come il suo connazionale e amico Lionel Messi, 4 volte pallone d’Oro, Icardi ha anche altro in comune con la pulce. Oltre a condividere il luogo d’origine, il giovane talento è anche un prodotto del settore giovanile del Barcellona.
Dopo l’approdo in Europa all’età di nove anni, Maurito, accompagnato dai suoi genitori, va a giocare nelle Canarie. Il ragazzo già mostra inclinazioni da attaccante, brillando nella modesta Unión Deportiva Vecindario facendo caterve di gol. Le 384 reti segnate fino al 2008 sollevano, ovviamente, l’interesse degli scout delle grandi squadre europee. A 15 anni, l’unico problema per Mauro è dover scegliere tra una dozzina di club, ma si opta per La Masia, il centro di formazione Barça, una decisione influenzata dalla presenza di Lionel Messi.
In Catalogna, tra luglio 2008 e gennaio 2011, Icardi realizza 38 gol tra le squadre U17 e U19. Le sue qualità sono unanimamente riconosciute. Messi, da fratello maggiore, si prende cura di lui e lo invita a colloqui di natura tecnica e con gli insegnamenti di Pep Guardiola e Tito Vilanova Icardi continua la sua evoluzione.
L’unico problema è che si tratta di un attaccante diverso da quelli abituati a vedersi a La Masia. Questo profilo in realtà non corrisponde con lo stile di gioco e gli schemi della prima squadra. «Ho deciso di cambiare club perché non avvertivo su di me la fiducia di essere un giorno in grado di indossare la prima maglia della squadra blaugrana – dichiara a FIFA.com Icardi –Ma, oltre ad essere la migliore scuola di calcio del mondo, La Masia era per me una scuola di vita molto importante. Messi si prese cura di me, e siamo diventati amici».
Nel gennaio 2011, la Samp è il club che coglie l’occasione per prenderlo in prestito con opzione per l’acquisto di 400.000 €.
Quattro mesi più tardi, l’argentino parla e scrive perfettamente in italiano, dimostrando una straordinaria capacità di adattamento. «La Samp è il club che subito si è dimostrato determinato a farmi firmare. Questo mi ha dato fiducia. Così ho avuto l’opportunità di giocare in un campionato difficile come la Serie A e sarò sempre grato ai blucerchiati».
Dopo un periodo di formazione nella primavera, Icardi debutta con la prima squadra in serie A il 26 settembre a Roma e segna il suo primo gol nel derby contro il Genoa il 18 novembre. «Onestamente, non speravo che le cose si evolvessero così velocemente”, ammette. «Sapevo che non sarebbe stato facile, perché c’èra un sacco di concorrenza, ma ho sempre creduto nelle mie capacità», insiste. Ma il suo momento migliore è stato senza dubbio la doppietta contro la Juventus di Buffon. «È stata una sensazione unica”, ha descritto. “Fin dall’infanzia, Buffon è sempre stato un mito per me. Quando è finita la partita Gigi si è congratulato con me. Non credo che dimenticherò mai quel pomeriggio nello Juventus Stadium».
La stampa italiana lo elogia e lo presenta come un incrocio tra Gabriel Batistuta e Fernando Torres. «Ah, vorrei che fosse vero!» Lui risponde con modestia. «Batistuta, in particolare, è sempre stato un modello per tutti i giovani del mio paese, per il suo talento e, soprattutto, per la sua personalità. Sarà difficile da imitare. Devo ancora sudare molto in allenamento, ma ci proverò«, scherza Icardi, che si descrive come «Un attaccante totale non solo il classico centravanti che staziona in area. Mi piace svariare, partire da dietro, giocare in profondità e aiutare la squadra».
Icardi ha il passaporto italiano ma non ha risposto alla convocazione della nazionale giovanile italiana. «Mi sono rifiutato, semplicemente perché mi sento argentino. Per me la scelta è molto importante, ma voglio giocare per L’Argentina. Sarà difficile essere in Coppa del Mondo in Brasile, perché gli attaccanti argentini sono attualmente i più forti del mondo. Ma io sogno di giocare con l’Albiceleste, e un giorno lo farò», annuncia la punta, che confessa la sua ammirazione per due sudamericani della Serie A: «Ammiro Edinson Cavani, fenomenale per i gol e per quanto lavora per la squadra e anche il difensore Leandro Castan della Roma, che ha un potenziale enorme».
Chiusura sul futuro immediato. Fra un mese Icardi compirà 20 anni: «Sono ancora giovane, devo fare tantissimi progressi, ma ho i piedi per terra. Cerco di fare quello che più mi piace: tanti gol per la Sampdoria e i suoi meravigliosi tifosi».