2015
Viviano: «Romero? Stimolante la competizione con lui»
Siamo ormai al tempo dei bilanci: si sta per chiudere la stagione calcistica 2014/2015, che ha visto la Sampdoria rispettare la promessa di terminare il campionato nella parte sinistra della classifica, sfiorando addirittura un posto utile per l’Europa.
L’ottimo risultato conseguito passa anche per i guanti di Emiliano Viviano, che ha difeso i pali della squadra per quasi tutto il campionato, in costante e stimolante competizione con un altro grande estremo difensore, Sergio Romero: «Lui in panchina e io titolare? Per fortuna mi è capitato poche volte – ha iniziato il numero 2 blucerchiato, ospitato negli studi di GazzettaTv – di restare fuori. Questo grazie alle scelte del mister, ma devo dire che comunque la competizione con un portiere così bravo è davvero positiva. Sergio, poi, è un ragazzo meraviglioso: tra noi si è instaurato un rapporto ottimo e tutto ciò rende la situazione più facile. Toldo? Mi sono piaciuti sempre i portieri come lui, magari non tanto appariscenti, ma efficaci, e non nascondo che è stata la mia ispirazione. La Fiorentina nel mio cuore? Il mio sogno era giocare almeno una volta nella vita con la maglia viola, che è la squadra per cui io tifo: l’occasione è arrivata tempo fa, ma alla fine giocare a casa è stato molto difficile. Tanto che una serie di situazioni mi ha fatto andare via».
«Mihajlovic? Ho un rapporto molto bello con lui, anzi spendido. Con il mister ho la possibilità di parlare sempre senza problemi, naturalmente se escludiamo quei momenti in cui è arrabbiato. Lo ringrazio tanto perché ha messo il vice campione del mondo in panchina per farmi giocare. Per me è fondamentale – ha rivelato Viviano – avere un rapporto con l’allenatore anche fuori dal campo e Mihajlovic è davvero bravo. Oltretutto è leale, dice le cose in faccia ed è una persona molto buona, anche se tanti pensano sia severo. Genova? È una piazza molto calda, il tifo è molto bello ed il derby, alla fine, è tutto l’anno. L’Europa e i rossoblù? Se una squadra arriva davanti per risultati, è così e basta. È un aspetto che va accettato, come dice Mihajlovic, nonostante quelle che possono essere le vicende burocratiche. Vicende che sono indipendenti da noi giocatori: sono cose che riguardano le società».