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2013

Pazzini, si sogna il ritorno a giugno

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Nell’edizione odierna del Secolo XIX, si pensa ancora al passato. Quello recente, che brucia solo a pensarci, ma che rivorresti tanto dalle tue parti: Antonio Cassano, ma sopratutto Giampaolo Pazzini. Entrambi hanno lasciato ricordi indelebili a Genova, così come hanno anche diviso i tifosi sul come sono partiti, sul perché l’abbiano fatto e se mai meritino un’altra chance blucerchiata. Ma c’è un motto nella famiglia Garrone: “Si perdona, ma non si dimentica.”
Per questo è stato più difficile avvicinare Cassano o lo stesso Delneri al ritorno in maglia doriana; per Pazzini, invece, la storia è ben diversa. La rottura definitiva tra il centravanti di Pescia e la famiglia Garrone non c’è effettivamente mai stata rottura.

Infatti, i proprietari della società blucerchiata hanno anche ammesso l’errore di gestione da parte dell’ex d.s. Doriano Tosi, reo di un grave errore di “management” dell’affare che portò il “Pazzo” all’Inter nel gennaio del 2011. D’altro canto, lo stesso attaccante non ha mai negato che il periodo alla Samp è stato il migliore della sua vita. Parole magari mai pronunciate alla famiglia Garrone, ma sempre apprezzate, che il presidente ed il vice-presidente vicario vorrebbero da ogni tesserato.

E così, si sogna. I pezzi del puzzle si stanno pian piano assemblando, perché Pazzini segna ma non è felice al Milan, dove non è un protagonista assoluto; il centravanti rimpiange la capacità della Samp di “trattare i giocatori come uomini, non come maglie con un numero alle spalle”. In più, l’attaccante era presente in tribuna al “Ferraris” per Samp-Milan e ha cordialmente salutato Edoardo Garrone. La Samp si sta portando avanti: un’opzione su Mauro Icardi potrebbe sbloccare l’affare, poiché i Garrone sanno che non potranno trattenere all’infinito il numero 98 blucerchiato. Adesso, la Samp necessita di una seconda punta, ma a giugno chissà..

Già, perchè in estate i blucerchiati dovranno decidere se riscattare Maxi Lopez. A quel punto, i soldi potrebbero invece essere investiti in un Pazzini motivato a tornare a Genova. Il problema resta l’ingaggio: il centravanti guadagna 2,7 milioni di euro al Milan fino al giugno 2015. La soluzione ci sarebbe: trasformare il biennale in un quadriennale, arrivando a 1,3 milioni di ingaggio, permettendo alla Samp di tenerlo nel tetto-ingaggi stabilito dalla famiglia Garrone. E’ un’idea pazza, ma uscirà fuori molte volte da qui all’inizio della prossima stagione.. aspettando di sapere se la Samp avrà raggiunto la salvezza, obiettivo di questo campionato travagliato.

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