Iachini: “Un giorno tornerò alla Samp”

Pensi al Siena e vedi quel cappellino sulla testa dell’allenatore toscano. E la mente corre inevitabile alla Serie B, alle trasferte strane, ma sopratutto a quel 9 giugno 2012 e quella corsa incontenibile sul campo del “Franco Ossola” di Varese, mentre i tifosi dietro la porta di Da Costa impazzivano festanti. Ecco, quando torna alla mente tutto questo, un solo nome è nominabile: Giuseppe Iachini. Domenica riabbraccerà la Sampdoria, stavolta però da avversario. Le sue emozioni le confida al Corriere Mercantile: « Non c’è giorno in cui un sostenitore del Doria non mi ringrazi per quello che ho fatto l’anno scorso. Ma come poteva la Samp stare in cadetteria? E visto tutto quello che è successo, come potrei dimenticare una tappa del genere nella mia carriera? Insomma, non sarà una partita come le altre.. tuttavia, dobbiamo vincere: le nostre speranze sono appese ad un lumicino e questi punti pesano. »

Ci saranno tante sensazioni nel pre-partita: « Non c’è dubbio, perché conosco tutte le persone che lavorano ancora alla Samp. Quello che abbiamo fatto è stato straordinario, un’impresa. Così come non dimenticherò mai i tifosi: quando mi hanno comunicato che la dirigenza sarebbe andata in un’altra direzione, i sostenitori blucerchiati si sono stretti a me. Non smetterò mai di ringraziarli per tutto questo affetto. » Allora, viene da chiedersi se proprio Iachini si aspettasse un epilogo del genere: « No, sinceramente non me l’aspettavo. Il rammarico cresce se penso che l’esperienza del mio successore è durata appena cinque mesi. L’ho saputo venti giorni dopo Varese, che rimane il ricordo più bello con la Samp. Visto che ho un ottimo rapporto con i Garrone, penso che a decidere sia stato qualcun’altro; tuttavia, non porto rancore.. anzi, un giorno tornerò. »

Sensibile è stato il motore di questa decisione. Un d.s. che ha lasciato comunicando che sono stati raggiunti tutti gli obiettivi prefissati: « Non voglio commentare queste dichiarazioni. Voglio solo dire che, affidandosi a Iachini ed al suo staff, la Samp è tornata in Serie A; lo abbiamo fatto valorizzando i giovani. Questi sono i fatti, altri invece preferiscono parlare e basta. » Tra questi giovani, c’era anche Mauro Icardi: « L’ho fatto esordire in quel di Castellamare: fossi rimasto, avrebbe giocato tanto.. » C’è un po’ di nostalgia nelle parole di Iachini: « Avevamo iniziato un certo lavoro, soffrendo molto, ma portando a casa risultati. Non nego che mi sarebbe piaciuto confrontarmi con la Serie A sempre con questo gruppo. »

Curiosità: Eder è arrivato sopratutto perché c’era Iachini in panchina: « Diciamo di sì. Io lo avevo già avuto a Brescia, quindi conoscevo il giocatore.. ma questo ragionamento è valso anche per gli altri che sono venuti a gennaio. » Poi è arrivato il Siena: « A me piacciono le sfide complicate: le proposte sono state molte, ma solo il presidente Mezzaroma ed il d.s. Antonelli mi hanno convinto. Tutti ci danno per spacciati, ma la strada da fare è molto lunga: chissà.. » Le vacanze di Natale per i toscani sono state minime: « Voglio lavorare e solo così ci potremo salvare. Inoltre, mi mancano i tre punti: mi dispiace per la Samp, ma devo batterla. »