2015
L’ex Nicolini: «Vogliamo fare più punti possibile. Orgoglioso di essere sampdoriano»
E’ toccato ad Enrico Nicolini, vice di Andrea Mandorlini, presentare in conferenza stampa la prossima sfida che il suo Verona dovrà affrontare, ovvero quella con la Sampdoria, che gli farà riaffiorare alla mente non pochi ricordi. Il Netzer di Quezzi, come lo ricordano qui i tifosi, ha infatti vestito la maglia blucerchiata dal 1972 al 1976 ed essendo genovese e sampdoriano, non ha potuto che rimanere legato a questi magnifici colori.
Come riportato da hellasverona.it, Nicolini esordisce parlando del prossimo impegno di campionato: «La sfida contro la Sampdoria? La squadra di Mihajlovic ha fatto grandissime cose, nessuno ad inizio campionato la metteva in lotta per l’Europa League ma ha tutte le carte in regola per arrivarci. Hanno una grossa perdita che è Eder, ma dispongono di un organico di primo piano. Mihajlovic ha saputo sfruttare al meglio il materiale che ha a disposizione, vengono da una brutta sconfitta e quando la Sampdoria perde riesce sempre a rialzarsi alla grande nella partita successiva. Giochiamo contro una squadra importante, concentrata e determinata, può andare in Europa e farà di tutto per batterci. Proprio per questo motivo l’Hellas Verona andrà a Genova con la testa giusta, con la coscienza di star bene e di essere sereni. Altrimenti si rischia di fare una brutta figura.»
Le condizioni fisiche della sua squadra non sono però le migliori per affrontare la Samp: «Gli assenti gialloblù? Oltre agli squalificati (Rafael, Moras e Obbadi, ndr), non ci saranno Jankovic, Hallfredsson e Ionita. Lazaros ha un problemino al ginocchio, non è niente di grave ma mercoledì non ci sarà. Inevitabilmente faremo un po’ di turnover, c’è la possibilità che giochi anche Valoti, è un ragazzo che merita ed è giovanissimo. Problema diffidati? Pensiamo anche a questo, siamo molto attenti a quelle che sono le vicende extra campo, anche nelle scelte e nelle sostituzioni da fare si penserà all’immediato futuro. In campo andrà la formazione migliore ma sempre con un occhio di riguardo. Come stiamo fisicamente? Dal punto fisico e psicologico abbiamo consumato tantissime energie con il Sassuolo, ecco perché ci saranno diversi cambi, un po’ per forza di cose e un po’ per la necessità di far tirare il fiato a qualcuno. Possiamo così trovare la freschezza magari mancante in qualcuno che ha giocato quasi sempre. Potrebbe essere la grande occasione per Valoti e per altri giovani come Campanharo e Nico Lopez».
Il vice-tecnico gialloblu passa poi a parlare dell’atteggiamento che il Verona terrà nelle prossime partite, data ormai la salvezza per raggiunta: «Che Verona ci dobbiamo aspettare da qui alla fine del campionato? Vogliamo fare più punti possibili, ma è normale che si possa dare l’opportunità a qualcuno che ha giocato meno. Possiamo scendere in campo più sereni e più tranquilli, anche se con il Sassuolo abbiamo fatto vedere che ci siamo ancora. Cercheremo di fare punti fino all’ultimo per migliorare la classifica, e faccio i miei complimenti ai ragazzi che, nonostante alcuni periodi non facili, nelle partite chiave ci sono sempre stati. Anche la squadra ha voglia di migliorare la classifica e fare tanti punti, affinché le ultime tre in classifica siano solo un lontano ricordo. Come abbiamo fatto a cambiare il nostro campionato? Cinque gol subiti a Genova fanno male, nello spogliatoio ci siamo parlati e da lì c’è stata la scossa, a cominciare dalla partita contro la Roma».
Con un passato (e un presente) così sampdoriano, non si può nascondere la propria passione: «Il mio passato blucerchiato? Sono intervenuto in conferenza stampa perché sono un ex della Samp, sono ricordato e ben voluto non tanto per quello fatto calcisticamente, ma proprio perché tutti sanno la mia passione e la mia fede per la Sampdoria. Sono l’unico genovese blucerchiato che ha esordito nel derby, sono cresciuto su quella gradinata e ho seguito la squadra che ho sempre amato. Ricordo lo striscione che hanno appeso lo scorso anno, mi vogliono bene e io contraccambio, purtroppo sono sempre tornato da avversario e mai da padrone di casa. C’è un bellissimo gemellaggio con la nostra tifoseria, sono orgoglioso di essere sampdoriano, ma lavoro per l’Hellas Verona. Ringrazio Andrea Mandorlini per avermi dato questa opportunità».
Infine si passa poi ad un breve confronto tra i presidenti delle due società: «La differenza fra Setti e Ferrero? Personalmente non conosco il presidente della Sampdoria, ma ormai è diventato un personaggio pubblico. Ha dimostrato anche delle capacità aziendali, portando calciatori importanti come Muriel e Eto’o. Ha preso anche Bonazzoli dall’Inter, è un presidente che ha voglia di investire per confermare la società a certi livelli. Il nostro presidente è sempre tempestivo quando deve intervenire, noi sentiamo la sua presenza e Sogliano vive praticamente tutto il giorno con noi. Sentiamo vicina la società».