2015
Crespo e la situazione del Parma: «Non so se verremo a Genova»
Al termine della gara che vedeva affrontarsi la primavera del Parma contro quella del Carpi, Hernan Crespo, l’allenatore della prima formazione del vivaio gialloblu, ha rilasciato pesanti dichiarazioni sulle recenti difficoltà della società scudata. Ai microfoni del sito ufficiale della società ha parlato di una vera e propria crisi che va a toccare addirittura le necessità primarie dei tesserati e l’impossibilità di pianificare le prossime partite, tra cui quella contro la Sampdoria.
L’ex bomber ha dichiarato: «Il Settore Giovanile sta facendo sorridere la gente, tutti però pensano a Parma-Udinese. Siamo allo sbando, è una situazione che fa male. Se è in difficoltà la prima squadra, figuratevi noi. Francesco Palmieri, responsabile del Settore Giovanile, ci aiuta ad andare avanti. Facciamo il possibile per aiutare le famiglie dei nostri ragazzi. Abbiamo giocato grazie al favore dei giardinieri, ma al momento non sappiamo se abbiamo i soldi per giocare con la Sampdoria. Si rischia di bruciare il lavoro di anni, due esempi sono Mauri e Defrel, che sono passati di qui, ma non sono i soli. Il Settore Giovanile è un po’ un mondo a parte, non abbiamo ancora parlato con il presidente. Non abbiamo nemmeno l’acqua per gli allenamenti, facciamo le docce fredde e i ragazzi si sono ammalati più volte. Noi continuiamo a lavorare fin quando possiamo dare un’occasione a questi giovani. Spero si muovano le istituzioni: se dovremo portare i ragazzi in trasferta con i nostri soldi e le nostre macchine lo faremo, anzi lo stiamo già facendo. Ho detto a Renzo Ulivieri, presidente dell’associazione allenatori, scherzando, che sto facendo un’esperienza qui che vale per cinque anni di Serie A. Ho visto costruire questo Centro Sportivo, mattone per mattone, e il primo gol qui l’ho segnato io. Sto male a vedere come sia messo tutto oggi. Onoreremo questo club sino alla fine, dovranno essere le istituzioni a dirci basta. Com’è stato possibile iscrivere una squadra che non arriverà a fine campionato? Dove erano le istituzioni del calcio?»