2015
Mihajlovic in conferenza stampa: «Voglio 11 marinai che affrontano la tempesta»
Quella che si svolgerà alle 14 nella sala stampa del Mugnaini di Bogliasco, per Sinisa Mihajlovic, Angelo Palombo e Pedro Obiang, non sarà una conferenza come tutte le altre: domani sera si giocherà la stracittadina del girone di ritorno. Una gara che sì, vale 3 punti come tutte le altre, ma domani sera più che mai saranno pesantissimi: una vittoria per riprendere la corsa all’Europa, una vittoria per centrare il primo bottino pieno nel girone di ritorno, una vittoria per staccarsi dagli altri.
Ore 14,00 tutto è pronto nella sala stampa gremita del Mugnaini, Sinisa Mihajlovic e i due capitani fanno il loro ingresso in sala stampa. Si comincia!
Parola subito al mister: «Ho un po’ di cose da dire. Come prima cosa, penso che tutti noi saremo pronti per questo appuntamento con qualche punto in più. Così non è stato, la vera Samp si è vista poco nelle ultime gare e non siamo contenti. Abbiamo preferito lasciare il passato alle spalle e concentrarci su questa amichevole di domani. Arriviamo con gli stessi punti del Genoa e questo deve essere uno stimolo. Il derby è l’occasione giusta per uscire da questo momento buio, per rivedere la luce: una lanterna basta a illuminare una sola quadra e sarà la Sampdoria. Ho vinto gli ultimi due derby e aspetto con fiducia il terzo. Tutti questi ragazzi sanno quanto conti, ai ragazzi appena arrivati lo spiegheremo: ma quando vedranno le coreografie e vedranno l’atmosfera capiranno che bisognerà dare tutto. Rispetto Gasperini, rispetto i tifosi e la storia del Genoa ma penso anche che domani al fischio finale vorrò vedere sventolare le nostre bandiere. Sarà una battaglia ma sarà una battaglia leale. Vorrei che le due tifoserie dimostrassero sugli spalti che questo è uno dei derby più caldi e passionali. Domani al Ferraris ci saranno 68 anni di storia della Samp, vorrei che guardando l’erba potessero vedere i miei ragazzi i segni lasciati da tanti campioni, da Mancini a Eto’o. Io mi sederò sulla panchina dove sedette il primo tecnico della Samp, come Boskov ed Eriksson. Vorrei che i giovani sentissero le voci dei loro padri che prima di loro erano lì allo stadio. Noi siamo la Sampdoria e dobbiamo vincere. I nomi non conteranno: valori, gambe, spirito e palle conteranno. Perché, come diceva Giulio Cesare, non dobbiamo avere paura che della paura. Voglio 11 marinai pronti ad affrontare la tempesta. I miei ragazzi sono sicuro che non avranno paura e sapranno affrontare la tempesta».
L’importanza di fare punti per la fine del campionato: «Non ho mai pensato di preparare il derby per pareggiarlo, lo preparo sempre per vincere: è una partita particolare per tutto il suo contorno e per il momento che stiamo affrontando. E’ normale che una squadra abbia momenti di flessione: bisogna limitare i danni e ripartire il prima possibile per ritrovare la strada giusta. Come sempre andremo in campo proponendo il nostro gioco e cercando di vincere».
Sui dubbi di formazione: «Ho avuto qualche dubbio durante la settimana ma io faccio allenamenti sempre aperti perciò vedete sempre quel che faccio. Dobbiamo essere più forti di questo: i dubbi ci sono sempre ma avvicinandosi la partita saranno sempre di meno».
Sull’obiettivo iniziale: «Come detto in altre conferenze, sulla carta siamo più forti di prima, ma è anche vero che i giocatori presi non sono ancora in condizione. Quando lo saranno allora sì che saremo più forti. ma anche altre squadre si sono rinforzate. Fino a oggi, nonostante le 4 partite, la squadra ha fatto prestazioni migliori del passato. I risultati non sono arrivati però ci sta nell’arco di un campionato. Saremo più forti ma dovremo avere tutti a disposizione e in condizioni ottimali. Ciò non vuol dire che chi non è in forma non possa comunque giocare domani, a seconda di come va la gara. Prima della partita è tutto difficile, ogni allenatore pensa di mettere in campo chi gli può dare più garanzie basandosi sull’avversario e sulle condizioni. Quel che faccio è per il bene della Samp e per vincere la gara».
Parola a Palombo: «I nuovi si sono già calati nella mentalità Samp e questa settimana hanno capito come si affronta il derby qui. C’è chi ha tanta esperienza come Eto’o, che penso gli si debba dire poco a riguardo. I giovani stanno lavorando alla grande ma non ci sono consigli particolari da dare: bisogna dare tutto, perché il gruppo è più importante del singolo. E noi daremo tutto per portare a casa il miglior risultato possibile».
Torna a parlare Mihajlovic sull’avversario: «Il Genoa sta dimostrando di essere un’ottima squadra, ho visto tante partite, anche contro la Lazio. E’ una squadra che ci impegna tatticamente e fisicamente con giocatori come Perotti che possono risolvere le partite in qualsiasi momento. C’è anche Niang, Bertolacci a centrocampo. Si tratta di un’ottima squadra e se vorremo vincere dovremo fare una grande partita e avere anche un po’ di… fondoschiena, che non guasta mai».
Sui presidenti: «Le loro dichiarazioni si ascoltano ma non si commentano».