2015
Gastaldello: «Derby, che ricordi. Vincerli è stupendo, anche con…»
L’ultimo derby della Lanterna – da capitano blucerchiato – lo ha visto in panchina: Daniele Gastaldello la prese da capitano, facendo da esempio e non lamentandosi. Questo, invece, è il primo derby da ex, visto che il difensore è ormai un nuovo giocatore del Bologna. E confessa: «Se avessi potuto, sarei venuto a tifare allo stadio. E mi spiace di non poterlo fare. Ma al pomeriggio giochiamo a Cittadella e domenica mattina ci alleniamo a Bologna. Non c’è il tempo materiale. Però farò l’Ultras davanti alla tv, perché otto anni non si dimenticano. Non so ancora dove la vedrò. Ne ho parlato con Krsticic, cercheremo un bar o un locale…».
ASSENZA – Il pensiero di non esserci in questa partita è un po’ strano: «Sto cercando ancora di metabolizzare. Questo trasferimento a gennaio non è stato facile per me. In questi giorni mi tornano in mente tanti ricordi legati al derby. Ai giorni che li precedevano. Ci tenevo molto – dice l’ex capitano della Samp ai microfoni de “Il Secolo XIX” -. In più dopo tanti anni erano nate delle amicizie, chiaramente divise per fede. I sampdoriani mi scrivevano: «Bisogna vincerlo», mentre i genoani: «Devi perderlo». Quante cene ho scommesso… molte le ho vinte, alcune le ho perse. Questa è una settimana particolare per Genova, c’è passione nell’aria e io ho sempre cercato di portarmela dentro per caricarmi di più».
RICORDI E PASSATO – Gastaldello ha giocato parecchie stracittadine e ne porta alcune nel cuore: «Li ricordo tutti. Due persi molto male, 3-0. Uno vinto netto, 3-1. Però la sfida che mi ha trasmesso più emozioni è stata quella di ritorno dell’anno della Champions (2009-10, ndr), 1-0 con gol di Cassano. Perché arrivava verso la fine del campionato e perché quei punti in palio sapevamo che sarebbero stati fondamentali per raggiungere l’obiettivo. Era stato un derby soffertissimo, ma i derby di Genova sono così. Ed è bellissimo vincerli, anche con un solo tiro in porta, anche rubando, anche con un gol in fuorigioco…».
SAMP NO MORE – Ci si chiede come la Samp sia ancora nel quotidiano di Gastaldello, ma la risposta è piuttosto secca: «Nel mio quotidiano non c’è più. C’è il Bologna, dare il massimo per la mia squadra, per raggiungere la promozione». C’è un “però”: «Mi sento spesso con i miei ex compagni, con lo staff tecnico, con Giorgio (Ajazzone, il team manager, ndr). Le ultime partite non sono andate benissimo e mi dispiace. Ho detto a tutti di ritenermi sempre a disposizione, per quel che posso. Non sono più una parte attiva, ma sarò sempre uno di loro. Secondo me si tratta di un periodo di assestamento: a gennaio ci sono stati tanti cambi. Sono sicuro che la Samp lotterà per l’obiettivo europeo fino all’ultima giornata».
TIFOSI – Molti tifosi lo pensano ancora, tanto che gli Ultras Tito hanno dedicato all’ex capitano blucerchiato un bellissimo saluto: «Ho sempre detto che gli apprezzamenti che mi hanno fatto più piacere sono quelli a livello umano. Perché so che nella Samp sono passati giocatori più forti di me, però chi mi ha conosciuto – dentro e fuori lo spogliatoio – può testimoniare che persona sono e che cosa ho cercato di dare alla Samp. Ho sempre agito per gli interessi della squadra, mai per i miei. E finché giocherò, ovunque sarò, mi comporterò sempre così».
DERBY – Quest’anno non giocherà nessun derby: «Eh già. All’andata Mihajlovic mi aveva spiegato, io chiaramente non sprizzavo felicità, ma gli avevo detto di tenermi a disposizione… poi sono stato anche altre volte in panchina, ma le panchine sono state l’ultimo dei motivi che mi ha spinto a prendere qeusta decisione. E comunque quando sono andato via ero il difensore che aveva giocato di più». Anche Palombo potrebbe star fuori in questo derby: «Vuol dire che finirà allo stesso modo: 1-0 per noi… non so le cose di formazione, gioco nel Bologna. Se dovesse succedere, Angelo – che è un cuore blucerchiato – la vivrà esattamente come ho fatto io. L’obiettivo non è giocare, ma vincere».