2015
L’utopia dell’Uefa: «Contrari alla goal-line technology: non la utilizzeremo»
Il gol non visto di Morganella in Samp-Palermo ha confermato quanto ci sia bisogno della tecnologia all’interno del calcio. L’occhio umano fa quel che può, ma forse è meglio un gioco spezzetato che degli errori così lapalissiani. Eppure c’è ancora qualcuno che non si arrende neanche di fronte all’evidenza: il problema è che si trova ai piani alti del calcio.
Un esempio di questo paradosso è l’Uefa. La massima autorità del calcio europeo ha detto la sua sulla goal-line technology tramite le parole di Gianni Infantino, segretario generale della confederazione europea: «La Uefa non si dice contraria all’impiego della tecnologia contro i gol fantasma, ma non ne farà uso nelle proprie competizioni. Ogni federazione è libera di scegliere, l’Uefa è favorevole ad aiutare gli arbitri senza commentare direttamente la prossima introduzione della goal-line technology in Italia, ma la tecnologia è impiegata solo in Inghilterra e, dal prossimo anno, in Italia. In compenso, 34 federazioni hanno fatto ricorso ai cinque arbitri, come avviene nelle competizioni Uefa».
Insomma, il sogno di un calcio popolato da più arbitri e meno macchine continua. Così come probabilmente gli errori e le polemiche. Con buona pace di tutti i tifosi, coloro che ci rimetteranno di più. Intanto Michel Platini sarà l’unico candidato alla presidenza Uefa 2015-2019 nelle elezioni del prossimo 24 marzo. Prepariamoci ad altri svarioni.