Serve un colpo, e in fretta

Non chiedetemi di raccontarvi gli ultimi 20 minuti di Lazio-Sampdoria. Non chiedetemelo, perché non li ho visti. Interruttore spento prima, come la squadra del resto. Nervoso a mille, meglio non accumularne troppo essendo solo all’inizio dell’anno, mi son detto. Respiro profondo, silenzio, dita alla tastiera. Ora posso cominciare, cercando di essere costruttivo. Anche perché la via più facile, e peraltro anche più insensata dopo un 3-0 pesante, sarebbe prendere tutto a calci e fare del disfattismo. Invece no, dico io. Ecco che il 2015 della Sampdoria parte sommerso dal carbone dell’Epifania, ahimè. Tre schiaffi che bruciano, bruciano tantissimo, ma a pensarci bene quelli dell’Olimpico sono tre ceffoni che servono eccome e servono a tutti. Tutti. Via con l’elenco, allora. Che non è un banco degli imputati, solo un richiamo all’attenti.

Il 3-0 di Roma serve a Ferrero. Troppo sorridente in tribuna (stavolta troppo, presidente) rispetto a quanto visto sul campo. E’ infatti giusto giocare, puntare sull’immagine e così via, ma dal patron questa volta mi aspetto ben altro atteggiamento dietro i riflettori. Perché la squadra andrà strigliata e, soprattutto, Mihajlovic andrà premiato sul mercato. Correa è un bel pacchettino regalo per Natale (ancora da scartare, peraltro), ma molto di più lo è stato Gabbiadini per Benitez. Perciò serve un botto importante e serve subito: troppo sterile la Samp di Roma, snaturata rispetto al suo 4-3-3 e senza un attaccante esterno di spessore qual’era l’ex Atalanta. Muriel, insomma. E alla svelta.

Il 3-0 di Roma inoltre serve alla squadra. Molla, superficiale, irriconoscibile, svogliata. Brutta. Sconfitta meritatamente, e chissenefrega (sparatemi, ma la vedo così) se Eder sullo 0-0 non era in fuorigioco e se su Okaka era rigore solare capace, chissà, di riaprire il match nella ripresa. Per stavolta non me ne importa nulla, giuro. Di solito sì, ma non davanti a un gruppo rinunciatario e spuntato come quello che ha affrontato la Lazio.

Il 3-0 di Roma poi serve pure un poco a Mihajlovic. Perché il gruppo non ha ancora digerito la partenza di Gabbiadini. E non dico nei piedi, quello sarebbe impossibile: dico nella testa. Se il 4-3-1-2 fallisce sempre, e dico sempre, forse è perché è il tecnico stesso a non esserne convinto fino in fondo. Allora per quale motivo insistere? Non ci sono gli uomini, è vero, ma sprecare Soriano e proporre un improponibile Wszolek non credo sia tanto meglio di sperimentare altre possibili soluzioni.

Da ultimo (ma non ultimo) il 3-0 di Roma serve anche ai tifosi. All’ambiente, meglio. Primo vero tonfo, e pure bello pesante. Ne sento già di ogni, in giro, e la cosa non credo sia positiva. Piccolo suggerimento: tutti calmi, arrabbiati ma calmi, che il tempo di rimediare e far bene c’è tutto.

Di certo però serve un colpo. Quello sì.