Gli ex Udinese D’Agostino e Turci bocciano Muriel

Come prevedibile l’atteggiamento di Luis Muriel nei confronti dell’Udinese non è stato granché digerito dall’ambiente bianconero, non solo a livello societario ma anche per quanto riguarda tifosi e soprattutto ex giocatori che hanno trovato in Friuli l’ambiente ideale dove poter mettere in luce tutte le loro qualità. Cosa che Muriel, oggettivamente, non ha fatto se non a sprazzi. E quando non riesci a esprimerti al meglio, è sempre più facile dare la colpa all’esterno che trovare la causa del male in te stesso: alle volte è vero, altre volte è giusto il contrario. 

Intervistati ai microfoni di mondoudinese.it, due grandi ex bianconeri come Gaetano D’Agostino e Luigi Turci, si sono espressi proprio in merito al caso Muriel e non hanno certo speso parole di miele per il colombiano. «Io ero arrivato in nazionale grazie all’Udinese, ero punto fermo in mezzo al campo, avevo dimostrato quel che potevo dare, lui non ha dimostrato ancora nulla. Per cui se vuole andare via perché non gioca mi ricorda Balotelli, ovvero un talento inespresso che non sa adattarsi. Campioni sulla carta che si esprimono con discontinuità.

Vorrei dargli un consiglio: ora con la crisi che c’è, voler andare via da Udine, con una società sana e in crescita, con una piazza paziente e calorosa, con un allenatore giovane e all’avanguardia è solo per demeriti suoi. Pozzo è innamorato di questo ragazzo, le offerte in passato ci sono state, ma lui lo stima: ma se in campo non dimostri nulla, l’Udinese è un’azienda alla fine…», racconta il centrocampista classe 1982.

«Il giocatore ha dichiarato pubblicamente qual è la sua volontà, è comprensibile, ma non giustificabile. A Udine ha dimostrato potenzialità mai trasformate in qualità. Da un punto di vista etico avrebbe avuto più senso dimostrare chi sei prima di parlare. Certo è che per chi non arriva a esprimersi è meglio cercare le cause all’esterno piuttosto che dentro di sé», le parole dell’ex portiere di Udinese e Sampdoria, oggi allenatore degli estremi difensori della Cremonese.