100 volte Èder, il protagonista silenzioso - Samp News 24
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2014

100 volte Èder, il protagonista silenzioso

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Chi lo avrebbe detto quel 24 gennaio 2012 che quell’acquisto mirato per risollevare le sorti di una stagione a tratti terrificante si sarebbe rivelato un assoluto colpo anche per gli anni a venire: eh sì, perché quel giorno a Genova arrivò per vestire la maglia blucerchiata Éder Citadin Martins, attaccante prelevato dal Cesena in prestito con diritto di riscatto, un giocatore che per il campionato cadetto era un investimento sicuro, che dava garanzie e che infatti coi suoi 5 gol fra campionato e playoff e a suon di buone prestazioni trascinò il Doria verso la promozione.

Ieri il numero 23 blucerchiato ha tagliato il traguardo delle 100 presenze con la maglia più bella del mondo, e in queste 100 presenze ci sono anche 31 gol e 23 assist vincenti senza contare le innumerevoli giocate importanti che non entrano nelle statistiche ufficiali, o le prestazioni di altissimo livello che in questi due anni il brasiliano ha offerto ai tifosi blucerchiati, come quella di ieri pomeriggio contro l’Udinese dove non ha trovato il gol ma ha tenuto sotto scacco Karnezis per gran parte del match. 

E quanti di quei 31 gol sono autentiche perle: troppo facile pensare alla discesa libera fra i paletti viola in Samp-Fiorentina di quest’anno, un gol replicato qualche settimana dopo da Carlos Tevez che viene ancora osannato, o la magia del 1 maggio 2012 a Modena, dove dal nulla riuscì a trovare lo spazio per sparare col sinistro a giro e realizzare un gol fondamentale per la conquista dei playoff. Protagonista silenzioso perché in queste due stagioni abbondanti ha fatto benissimo ma ha avuto forse la fortuna di avere sempre qualcuno di più appariscente davanti, ad oscurare l’enorme lavoro fatto. Un cecchino dal dischetto: in maglia blucerchiata sono solo due gli errori, uno all’ultima giornata di Serie B a Varese, quella che non contava poi tanto rispetto alla Varese del 9 giugno, l’altro in questa stagione, a pararlo i guantoni di Wladimiro Falcone, al Como, ma blucerchiato anche lui. In Serie A dal dischetto per ora ha una percentuale realizzativa del 100%, l’unico errore da quel punto di vista è stato cedere a Maxi López il rigore del possibile pari in quel Sampdoria-Inter poi perso 0-4, il numero 10 non era in condizioni psicologiche per affrontare il miglior pararigori in attività. Per lui anche un gol nel Derby e finora, in questi ultimi anni, è l’unico che si è sottratto alla maledizione del “segni al Derby e poi parti” che ha colpito dal 2009 Campagnaro, Cassano, Pozzi, Poli, Icardi e che sta per colpire anche Manolo Gabbiadini.

L’anno scorso il sito globoesporte.globo.com ha inserito Eder fra i migliori 100 giocatori brasiliani del Mondo alla posizione numero 91: siamo sicuri che quest’anno, quando verrà stilata la classfica del 2014, saranno diverse le posizioni scalate dal protagonista silenzioso di questa Samp.

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