2014
Largo ai giovani, la nuova riforma per la Serie A
Si punta a far crescere i vivai nazionali. Questo quello che si evince dalle modifiche regolamentari approvate dalla Figc, nella seduta del 20 novembre 2014, come riportate nel comunicato stampa sul sito ufficiale.
Largo ai giovani, cresciuti nei vivai delle squadre nazionali, per alzare il livello del calcio italiano, nella speranza che tra i nuovi talenti ci sia qualche campione che possa in futuro indossare con profitto la maglia della Nazionale. Nel complesso la riforma approvata mette mano alle rose delle squadre di Serie A, oltre all’introduzione dei principi del fair play finanziario nel sistema delle Licenze Nazionali.
In primo luogo le rose dovranno essere formate da un massimo di 25 giocatori, di cui 4 dovranno essere cresciuti in Italia e 4 cresciuti nel vivaio del club per cui sono tesserati, mentre rimane il libero tesseramento degli Under21. Riguardo ai giovani extracomunitari, in caso di primo tesseramento, il giovane dovrà essere residente in Italia, entrato nel nostro paese con i genitori e non per ragioni sportive, aver frequentato la scuola per almeno 4 anni. La sostituzione del calciatore extracomunitario sarà possibile solo nel caso di esistenza del contratto da professionista dal almeno tre anni.