2014
Tra partenti certi e riserve di qualità: la situazione in casa Samp
Nel calcio, si sa, cambiano i moduli e i ruoli, oltre ai nomi di chi li interpreta. C’è però chi ancora non li ha potuti interpretare in partite ufficiali con la maglia della Sampdoria: è il caso di Angelo Da Costa, Michele Fornasier e Pawel Wszolek.
La permanenza in blucerchiato di Sergio Romero e l’acquisto di Emiliano Viviano hanno complicato le sorti del portiere brasiliano, che adesso, tra lamentele e sfiducia nei suoi confronti, si ritrova a fare la parte del terzo incomodo. Lui, tuttavia, ci riesce bene, considerando l’importanza che assume all’interno dello spogliatoio: tiene unito il gruppo e ricopre il ruolo di capo famiglia all’interno del gruppo dei colleghi, prendendo anche in considerazioni i giovani Massolo e Nava. La sua avventura a Genova starebbe, secondo Il Secolo XIX, per volgere al termine visti gli interessi della Samp di monetizzare su una sua cessione a titolo definitivo.
Diverso, invece, il discorso per il giovane difensore: causa dell’indisponibilità di Fornasier è stato l’infortunio dopo la amichevole di Chiavari con l’Entella, che ne ha compromesso la partenza in Serie B per facilitare, direttamente su ordine preciso di Mihajlovic, la propria riabilitazione con la società di appartenenza. A gennaio, insieme a lui, potrebbe avere maggiori possibilità nella categoria minore anche Wszolek: l’attaccante, vicinissimo in estate ad un approdo al Pescara, non ha ricevuto ancora l’occasione per confermare quanto di buono fatto vedere a tratti nel corso della stagione passata, conclusa in particolare con la rete al Napoli.
Non muta pelle, inoltre, il momento di Gianluca Sansone, Francesco Fedato e Marco Marchionni: i tre blucerchiati, infatti, è come se non avessero mai disputato una gara. L’ex Torino, titolare a Palermo e poi sacrificato dopo venti minuti per l’espulsione di Regini, ha racimolato briciole di derby e della trasferta di Sassuolo. Uguale sensazione per il talentuoso esterno d’attacco ex Catania, che non ha raccolto finora quanto seminato, e bene, nel ritiro di Bardonecchia: le sue giocate facevano presagire un posto da titolare o quasi, purtroppo i cinque minuti disputati contro l’Atalanta non gli rendono giustizia. Marchionni, infine, acquistato come alternativa di prestigio per il centrocampo si è visto escludere dalle sorprese Rizzo e Duncan e dalla conferma Krsticic, eccezion fatta per l’unico gettone ottenuto col Chievo.