Alfredo Aglietti: «Soriano merita la Nazionale, ha qualità importanti»

Chi conosce bene Roberto Soriano, fresco di convocazione in Nazionale, è Alfredo Aglietti. Con l’allenatore toscano, il numero 21 della Sampdoria ha fatto vedere cose importanti nella sua prima (e unica) stagione nella primavera doriana e ha disputato la sua prima stagione da professionista in Serie B con la maglia dell’Empoli. Per sapere qualcosa di più sul gioiellino della Sampdoria, abbiamo contattato in esclusiva proprio l’allenatore ex Empoli e Novara, che non ha mai avuto alcun dubbio sulle qualità del centrocampista nato a Darmstadt.

Mister, ha visto le convocazioni di ieri? C’è una sua vecchia conoscenza…
«Ho visto, ho visto… Sono molto contento per Roberto, se lo merita per quello che sta facendo. Sì, me lo aspettavo: è un giocatore che ha delle qualità importanti, un giocatore moderno e anzi mi sorprende che sia riuscito a mettere in mostra le sue qualità solo adesso, con un po’ di ritardo».

Ecco parliamo di questo aspetto: nella Primavera si fece conoscere come un grande prospetto e a Empoli disputò una buona stagione. Ma fino all’arrivo di Mihajlovic è sembrato quasi che Roberto si fosse adagiato un po’ sugli allori… o no?
«Sì, ha detto bene lei! Roberto tende un po’ a fare il minimo sindacale (ride). Questo poi lo paga con un allenatore, anche io a Empoli volevo di più da lui: vedendo le qualità che ha un allenatore vorrebbe sempre vederlo giocare e rendere per quelle che sono le sue qualità. A volte questo non è successo, soprattutto al momento del rientro dall’Empoli alla Sampdoria, in cui non ha avuto molto spazio. Mihjlovic sicuramente ha toccato le corde giuste e ha saputo dargli fiducia. Allo stesso tempo penso che lui sia maturato. Non tutti i calciatori esplodono in giovanissima età, qualcuno ci può mettere più tempo e chiaramente per Roberto era solo questione di tempo. Come dicevo prima ha qualità straordinarie».

La chiamata di Conte potrà essere la prima di una lunga serie quindi?
«Tutto dipende da lui: sono sempre dell’opinione che si raccoglie quel che si semina. Se uno va in campo con le giuste motivazioni, si allena al 100% e riesce a esprimere quelle che sono le sue qualità le cose poi vengono da sole. È prematuro dire se Roberto potrà avere un lungo futuro in Nazionale o no, però posso dire che ha tutti i mezzi per essere un giocatore importante per la Nazionale del presente e del futuro. Deve trovare la continuità: sicuramente gli manca un po’ di esperienza sul piano internazionale, però la troverà nel tempo».

A proposito di continuità, la mancanza del gol in questa stagione, per uno come lui, può essere un peso?
«Il gol sarebbe la ciliegina sulla torta. Per me Soriano è un giocatore che può fare tutto: salta l’uomo, fa l’ultimo passaggio, può giocare in più ruoli, da trequartista a mezz’ala, esterno o seconda punta. In zona gol dee essere più presente perché ha tiro, inserimento e buona corsa. Magari qualche gol in questo momento mancano, però si sta comportando molto bene sotto l’aspetto del gioco, si sacrifica. È maturato molto in questo periodo e sicuramente qualche golletto in più non farebbe male».

I paragoni sono sempre antipatici, ma se dovesse dire un grande del passato a cui Roberto somiglia?
«Non saprei, i paragoni sono sempre antipatici, credo che ogni giocatore sia unico. E credo che il calciatore non sia solo tecnica ma c’è anche l’aspetto caratteriale che pochi conoscono». E come dare torto a mister Aglietti? A noi Sampdoriani, del resto, Roberto piace così: senza paragoni, senza somiglianze particolari. Solo RS21.