Sampdoria: una partenza col botto - Samp News 24
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2014

Sampdoria: una partenza col botto

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Erano anni che la Sampdoria non faceva una partenza con il botto come quella attuale, forse dai tempi della mitica formazione guidata da Boskov e trascinata da Vialli e Mancini. I Blucerchiati infatti dopo sei giornate si trovano al terzo posto in classifica, ad un solo punto di distacco dalla Roma che è seconda. La Samp inoltre è ancora imbattuta, a differenza di tutte le altre squadre in campionato, esclusa la capolista Juventus. Le cose vanno bene non solo dal punto di vista dei risultati ma anche dei bilanci: il presidente Ferrero ha dichiarato che la gestione attuale sta riducendo il debito della squadra e l’obiettivo è quello di raggiungere il pareggio di bilancio nella stagione 2015/16.

Il risultato è stato raggiunto grazie ad una gestione oculata delle spese e ad una buona gestione del marketing, con iniziative interessanti come quella del temporary sponsor. La Sampdoria è una delle sette squadre di serie A che ha iniziato la stagione senza un main sponsor, quello stampato sul petto delle maglie, ma ha saputo trovare sponsorizzazioni temporanee: recentemente i giocatori hanno indossato maglie con il logo di Sin City 2, un film in proiezione nelle sale in questi giorni. La sponsorizzazione è durata per tre partite, anche perché non avrebbe senso sponsorizzare un film per una intera stagione, ma è comunque un esempio di marketing creativo e flessibile. Inoltre ha portato fortuna visto che l’ultima delle tre partite era il derby risultato poi vittorioso contro i cugini genoani.

Saper uscire dagli schemi del marketing tradizionale come sta facendo la società Blucerchiata può essere una ottima opportunità di guadagno per le squadre di serie A che sono alla costante ricerca di introiti per sostenere le spese, soprattutto del parco giocatori.

Da questo punto di vista bisogna osservare le iniziative anche di altri team: per esempio la Juventus, all’avanguardia in questo settore grazie al fatto di essere attualmente l’unica squadra in serie A ad avere lo stadio di proprietà, utilizza molto bene le collaborazioni di tipo non convenzionale. Per due stagioni hanno organizzato una iniziativa chiamata “Allo Stadio con PokerStars” in collaborazione con Pokerstars.it, che è uno dei maggiori portali internet dedicati al gioco del poker online, che prevedeva la possibilità per gli utenti registrati al sito di vincere biglietti per le partite dei bianconeri allo Juventus Stadium.

Il successo dell’iniziativa è stato favorito anche dalla relazione sempre più stretta tra il poker e lo sport, visto che i professionisti di questo gioco si preparano mentalmente e fisicamente come veri e propri sportivi, senza trascurare elementi apparentemente secondari per un giocatore di poker, quali ad esempio l’alimentazione.

Queste iniziative portano quindi benefici reciproci alle due società, specialmente se possono contare su uno stadio di proprietà dal quale ricavare introiti non solo dal biglietto di ingresso, ma anche da tutti i canali di marketing disponibili.

La Sampdoria dovrebbe prendere seriamente in considerazione la possibilità di costruire il suo proprio stadio per vari motivi: ormai si vede chiaramente che in Europa il modello di calcio vincente che si è imposto è basato molto sul merchandising e sulla capacità di una squadra di creare introiti per rinforzare la rosa dei giocatori. Inoltre il pubblico blucerchiato è uno dei più fedeli e la squadra attualmente conta su una affluenza media alle sue partite di circa 22.000 spettatori. E’ vero che trovare spazio libero in una città come Genova è un’impresa più difficile che vincere lo scudetto, ma uno stadio di proprietà è un obiettivo che una moderna società calcistica ha l’obbligo di vagliare.

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