ESCLUSIVA – Il doppio ex Franceschini: «Le squadre di Mihajlovic propositive e vincenti, il Chievo…»

La Sampdoria conquista un buon punto in quel di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Il Chievo, invece, subisce un brutto ko interno contro il Parma. Se i blucerchiati sono in cerca di conferme e hanno voglia di continuare il trend positivo, allora non saranno dello stesso avviso i gialloblù. La formazione allenata dall’ex Eugenio Corini è in cerca del riscatto. A parlarci di Samp-Chievo è Daniele Franceschini, doppio ex, intervistato in esclusiva dai microfoni di SampNews24.com.

La Sampdoria cambia società, riconferma Mihajlovic, un buon mercato, ma soprattutto una buona partenza in campionato…
«Nel momento in cui Mihajlovic è stato riconfermato, che tanto bene aveva fatto lo scorso campionato, c’è stata una continuità nel progetto. La squadra con lui ha un’identità e in rosa ci sono giocatori di prospettiva, vedo un futuro roseo».

E il Chievo?
«Ha cambiato tutto, dal direttore sportivo ai giocatori, anche l’organizzazione della società, ma la base è rimasta importante. Lo stop con il Parma è stata sintomo di una scarsità a livello mentale, ma Corini sa dove dovrà lavorare».

Il Chievo che ambiente dovrà aspettarsi?
«Un ambiente che oramai conosciamo tutti, la Sampdoria in casa ha sempre fatto grandi partite e ha il supporto eccezionale della Gradinata Sud. Sarà difficile per il Chievo, Mihajlovic impone sempre una mentalità propositiva e vincente alle sue squadre».

Lontano dal Bentegodi il Chievo ha espugnato Napoli, si può dire che fuori casa è una squadra più ostica?
«Forse non è tanto una questione di mentale o qualitativa, tutto dipende dalle tattiche».

Come giudica il centrocampo della Sampdoria?
«Un mix di esperienza e gioventù. C’è Palombo, che non ha bisogno di presentazioni, Soriano e Obiang: tecnica e fisicità».

E quello del Chievo…
«Un po’ più muscolare e fisico, ma non penso sia il punto di forza dei gialloblù. I clivensi giocano più di squadra e gruppo, non hanno un reparto specifico su cui possono puntare».