CdS – Ferrero: «Mihajlovic il migliore al mondo. Zamparini? Una delusione»

In una lunga intervista concessa a “Il Corriere dello Sport”, Massimo Ferrero si è confessato sulla Samp, su Mihajlovic e sul suo tifo (mai nascosto) per la Roma. La cosa più importante è il rapporto speciale con Sinisa Mihajlovic, tecnico blucerchiato: «Il miglior allenatore del mondo. Ero nervoso prima di incontrarlo per la prima volta. All’inizio lui era sulla difensiva, poi abbiamo mangiato e bevuto bene. Mi disse: «Allora presidente, salvezza?». Gli risposi: «No, Europa!». Mi rovinai con le mie mani: mi indicò una serie di rinforzi e lo abbiamo accontentato. Siamo andati fuori budget di 3-4 milioni, ma non mi importa: puntiamo alla parte sinistra della classifica».

OSVALDO E ZAMPARINI – Continua la storia del primo incontro tra i due: «A fine serata, chiusi una sala del cinema Adriano e vedemmo Italia-Inghilterra del Mondiale insieme. Ero molto concentrato: mi disse che lui avrebbe fatto altre scelte». Sulla possibilità che Ferrero sia un mangia-allenatori alla Zamparini, il proprietario della Samp risponde così: «Non mi riconosco nel suo modello, pensavo fosse una persona di gran spessore. Invece…». Sull’affare Osvaldo, dato per vicino alla Samp a fine luglio: «E’ saltato per vari motivi: i miei collaboratori mi hanno spiegato che non potevamo permettercelo».

ORIGINI E CLUB -La storia di Ferrero, nato a Roma, parte da Testaccio: «Sono nato lì e chi nasce lì può essere solo della Roma. Da piccolo andavo a Campo Testaccio, poi allo Stadio Olimpico. Sono stato anche sponsor del club giallorosso». Prima della Samp, Ferrero ha fatto dei tentativi di acquisizione con altri club: «Prima della Sampdoria, fui avvicinato dalla Fiorentina. Ma non volevo fare uno sgarbo a Cecchi Gori. Poi fu interpellato dalla Lazio, ma io sono anti-laziale. E ancora Salerno, Bologna…». C’è stata anche una possibilità con la Roma: «Qualche contatto c’è stato, ma io volevo la Sampdoria». Su Lotito: «Grande lavoratore, ci mette la faccia».