Pedone a SampTV: «Spero che i ragazzi in prestito abbiano successo»

Sampdoria – Sassuolo è stata la prima partita di campionato che, putroppo, ha visto il pareggio quasi al fischio finale. La Sampdoria si era comportanta molto bene, conducendo il match per 2-1. Sono situazioni che però non devono pesare, perchè con i giovani anche un pareggio all’ultimo minuto può essere un motivo di crescita.

«Le partite sono importati per capire il livello che abbiamo, la partita di domenica ci ha fatto capire alcune cose: ci sono state delle conferme positive e abbiamo capito quali sono le cose da dover limare. La partita non è stata giocata con la fortuna dalla nostra parte, però la delusione del gol subito nel finale non deve pesare. Ci sono volte in cui è normale arrabbiarsi se si vede che la squadra non gira bene, ma nel caso di domenica quando vedi che i ragazzi fanno quello che devono fare, che danno tutto, non gli puoi dire niente. Chiaramente poi si va ad analizzare il singolo errore per fare sì che non ripetano nel futuro, un conto con gli adulti dove il risultato è l’obiettivo, con i ragazzi invece è correggerli e farli crescere. Si va ad analizzare la prestazione, il risultato che è comunque importanti ma non è l’aspetto principale».

Il prossimo avversario degli Allievi Nazionali sarà il Trapani, trasferta lunghissima, giocata in un orario poco felice le 14.00 del 14 settembre. «Mi è venuta la battuta: “giochiamo alle due perchè fa più fresco”, infatti ne ho parlato con Enrico Chiesa. Non so come sarà sabato, noi andremo lì a fare la nostra partita, chiaramente è logico che il caldo sarà un fattore determinante. Cercheremo di dare il massimo e riuscire a vincere, l’obiettivo più grande come detto è la crescita, però anche la vittoria la vogliamo ottenere. Come per gli Allievi anche i Giovanissimi avranno squadre di elite, saranno dei buoni test per i nostri ragazzi».

Infine un commento su Mattia Lombardo e degli altri ragazzi in prestito: «Per i ragazzi andati a Como, Cremona, Lucca cambia molto. La Primavera è un campionato da ragazzini, il risultato conta ma non devono diciamo “guadagnarsi la pagnotta” come nei professionisti. Per i nostri ragazzi che non hanno la maturità di giocare in Serie A è fondamentale fare questi campionati, crescita a livello caratteriale, lavori con gente più grande di te, sei lontano dalla famiglia e devi crescere in fretta. La categoria, Lega Pro, Serie B sono diverse dalla Serie A, ma devono crescere comunque in fretta. Spero che i nostri ragazzi crescano in fretta: abbiamo l’esempio di Rizzo che dopo tanto girare è tornato in prima squadra».