2014
Cacciatore: «Contento di esser tornato: ripagherò la fiducia della Samp»
Per lui è un ritorno alle origini: dopo tre anni e mezzo in giro per l’Italia, Fabrizio Cacciatore è nuovamente pronto a vestire la maglia della Samp, che l’ha riscattato alle buste dall’Hellas Verona. Con i gialloblu ha conquistato una promozione e ha fatto un ottimo campionato, ma alla fine Mandorlini non ha più puntato su di lui. E ora potrebbe esultare sotto la Sud con la sua strana danza: «Gli amici mi avevano chiesto di inventarmi qualcosa nel caso avessi segnato, ma non avevo studiato nulla: è stata una cosa improvvisata, di quelle che alla fine riescono meglio di quelle che progetti a lungo. Spero naturalmente di r iuscire a esultare di nuovo davanti ai tifosi della Samp. A Verona qualche volta ci sono riuscito».
IMPEGNO E FIDUCIA – Cacciatore spiega le sue aspettative per la nuova stagione: «So che la società mi ha rivoluto fortemente, questo significa che crede in me e io devo ripagare questa fiducia con il massimo impegno. Sono qui per lavorare e dare il massimo – ha spiegato il terzino della Samp a “Il Corriere Mercantile” -, quello che sta succedendo fuori dal campo non ci riguarda. Il nostro compito è allenarci per presentarci al meglio all’inizio della stagione. Lo scorso anno la squadra ha chiuso bene, pur con un avvio difficile: ora speriamo di esser più lineari».
PASSATO RECENTE – I ricordi della sua precedente esperienza al Doria: «Per tutta una serie di motivi, non ebbi modo di giocare con continuità, ma nella prima stagione fu comunque entusiasmante prender parte alla scalata per il quarto posto. Nell’annata successiva le cose andarono come tutti sappiamo: inutile adesso rivangare rimpianti, tanto più che io a gennaio me ne ero andato in prestito al Siena». E Cacciatore ha avuto modo di sfidare la Samp per la promozione in A: «Col Varese ce la giocammo fino all’ultimo minuto di quella partita: eravamo un’ottima squadra, arrivata più in alto di quanto ci saremmo aspettati. Ci mancò soltanto l’ultimo tocco per compiere quello che sarebbe stato un vero capolavoro».
VERONA E NICOLINI – Dal Varese all’Hellas per completare la doppia promozione degli scaligeri: «Eravamo un bel gruppo, specie in A, dove alcune individualità come Toni, Iturbe e Romulo hanno fatto la differenza in maniera vistosa – commenta Cacciatore, due anni all’Hellas -. Ma io sono convinto che in una squadra di calcio il valore del collettivo sia determinante. Era la forza di quell’Hellas e mi auguro sia la forza della Samp di cui sono tornato a far parte». A Verona anche il vice-allenatore Nicolini gli avrà parlato del Doria: «Certo! Lui è un vero cuore doriano, è rimasto affezionato alla maglia che ha inddossato per l’esordio in A: è un grande professionista, ma quando incontra la Samp per lui non è mai una gara come un’altra».
TERZA CHANCE – Cacciatore ha già alle spalle diversi ritiri con la Samp e può dire la sua sui primi giorni di preparazione a Bardonecchia: «Da parte nostra c’è grande coesione. Io sono uno dei “nuovi”, ma in realtà sono arrivato alla Samp per la prima volta ben undici anni fa. C’è grande voglia di far bene, il mister è preparato – conclude Cacciatore -. Io sono alla mia terza occasione e farò di tutto perché sia quella giusta».