Il preparatore Bovenzi: «Vacanza finita. Adesso si lavora sodo»

Primo giorno di scuola, o meglio di lavoro. La nuova Sampdoria di Massimo Ferrero riparte quest’oggi da Bogliasco, dallo storico centro sportivo “Gloriano Mugnaini”.

Nel pomeriggio i ragazzi di mister Mihajlovic si sono ritrovati all’Hotel Astor di Nervi prima di partire alla volta del Poggio, dove i giocatori si sottoporranno ai primi test post-vacanze. Tutti presenti – eccezion fatta per Gaetano Berardi – i convocati presenti nella lista diramata nella giornata di ieri dalla società di Corte Lambruschini.

Per capire meglio come lo staff di Sinisa ha preparato questi primi giorni di lavoro, gli studi di Finestra su Bogliasco di Samp Tv, hanno ospitato il professor Antonio Bovenzi che ha spiegato nei dettagli cosa dovranno affrontare i blucerchiati.

LA PACCHIA È FINITA – «50 giorni di vacanza sono troppi, noi adesso dobbiamo lavorare sodo – esordisce il preparatore atletico della Samp -. La cosa più importante è verificare la condizione generale dei ragazzi è chiaro che poi è molto soggettivo la scadimento della condizione, dipende dai soggetti. Noi abbiamo preparato una tabella che i giocatori dovevano rispettare prima del raduno. Abbiamo avuto dei ragazzi eccezionali lo scorso anno e sono sicuro che avranno svolto il lavoro che gli lasciammo nell’ultima partita contro l’Udinese. Il nostro obiettivo principale è evitare gli infortuni, quindi faremo un lavoro graduale, un lavoro a step per poi arrivare a capire quale lavoro dovremo fare nel vero ritiro. Io non credo alla squadra che mette fieno in cascina, io dico soltanto una cosa bisogna usare scienza e coscienza, quindi il buon senso. Noi dobbiamo arrivare al 31 di agosto con tutti i giocatori disponibili, senza nessun infortunio e io mi ritengo molto fortunato perché lo staff medico è di altissimo livello. Anche le nostre strutture sono migliorate e ogni ragazzo sarà seguito individualmente per facilitare la sua crescita».

STEP BY STEP – «Oggi ci sarà un ricondizionamento generale, un lavoro diretto con la palla – l’attrezzo dei giocatori – a basso ritmo. A gruppi di tre ci recheremo all’istituto Albaro per fare i nostri esami e sarà cosi fino a venerdì: intensità bassa con al massimo un’ora e mezza di lavoro. A Bardonecchia ci sarà il vero lavoro», ha concluso Bovenzi.