2014
Eramo: «Non sono sorpreso della mancata convocazione della Samp»
Domani inizia la stagione 2014-2015 della Sampdoria con il pre-ritiro e sono tanti i giocatori che non sono stati convocati, soprattutto quelli reduci da prestiti come Mirko Eramo che, dopo i 6 mesi ad Empoli, spiega la sua situazione a Pianetaempoli.it.
Eramo commenta proprio la sua mancata convocazione al pre-ritiro che di fatto ne preclude la permanenza in blucerchiato: «Sì, con la scadenza del prestito dobbiamo metterla in questi termini. Non credo, anche perché la Samp si ritroverà domani per i primi test e non sono stato convocato quindi credo che da questo punto di vista le cose siano abbastanza chiare. Ci tengo però a sottolineare che la cosa era preventivabile e non mi trova assolutamente impreparato e neanche dispiaciuto».
Il futuro di Eramo è incerto quindi e lo stesso giocatore non sa cosa aspettarsi: «Difficile da dire adesso, anche perché comunque con la Samp c’è un contratto in essere fino al 2017 e loro comunque in qualche modo dovranno fare le loro valutazioni e mettere bocca nel discorso. Il cambio di proprietà poi non agevola certo una situazione particolare come la mia, ma anzi. Mi ci vorrà un po’ di pazienza ma sarei bugiardo se non dicessi che io vorrei restare ad Empoli. Lo spero, davvero. C’è grande stima reciproca, ad Empoli ho passato 6 mesi fantastici, ho fortemente voluto questo club perché volevo rimettermi in gioco in una certa maniera. Avessi voluto il posto fisso non sarei venuto da voi. Sapevo che la condizione era da ritrovare, sapevo che non le avrei giocate tutte ed ho sempre accettato con grande serenità le scelte del mister, tifando in maniera sfegatata per chi andava in campo. Quando chiamato in causa penso sempre di aver dato tutto e nel finale, con la condizione che stava tornando mi sentivo decisamente meglio. Aggiungo che anche a livello familiare siamo stati bene ed anche mia moglie, se potesse, firmerebbe subito per l’Empoli».
La sua avventura ad Empoli quindi potrebbe proseguire insieme a Maccarone: «Ma è un po’ quello che mi dice anche il mio procuratore. Io sono consapevole che ci vorrà pazienza ma quello che a grandi linee vorrei è palesato, quindi non posso che augurami che i tempi siano i più brevi possibili perchè vorrei, al di là di tutto, fare la preparazione dall’inizio».