Cacciatore: «Oggi sono un calciatore maturo, grazie per l’accoglienza»

E chi l’avrebbe mai detto, 3 anni fa, che saremo stati tutti contenti di un ritorno all’ovile di Fabrizio Cacciatore? Un calciatore diverso, un uomo diverso. Più maturo, più consapevole dei propri mezzi. In un primo momento sembrava fosse destinato a restare a Verona, in realtà poi il cambio di programma di Sogliano ha fatto sì che il terzino torinese non fosse più indispensabile per la causa gialloblu, propiziando così il ritorno a Genova.

«In realtà non è stata una sorpresa – racconta il classe 1986 al sito ufficiale della società di Corte Lambruschini-, anche perché ero al 50 per cento della Sampdoria e al 50 dell’Hellas, e in queste situazioni sappiamo come può andare a finire. Di certo c’è che mi ha fatto un grande piacere: a Genova non ho giocato i miei anni migliori, ne sono consapevole, ma sono sempre stato bene con tutti, ambiente, compagni, società, e di sicuro ritorno con un altro piglio».

Uno sguardo al passato: Fabrizio, al tempo della sua prima avventura con i colori più belli addosso, non si può dire abbia compiuto azioni straordinarie: giusto una rete (inutile, di fatto) in Europa League contro il Psv nel settembre 2010. «All’epoca ero più giovane e forse avevo bisogno di crescere ulteriormente». Le esperienze prima a Varese e poi a Verona però, hanno cambiato molte cose: «Oggi, a quasi 28 anni, posso dire di portarmi dietro un buon bagaglio d’esperienza perché sono più maturo e perché sono reduce da tre ottime stagioni. Sono stato bene sia a Varese sia a Verona, ma sono soddisfatto soprattutto dell’ultima annata che è stata la mia prima completa in Serie A. Mi auguro di continuare così».

Tra le altre cose, il calciatore pare sia stato fortemente voluto da Sinisa Mihajlovic che anzi, non ne vuole sapere di una sua cessione. Un motivo d’orgoglio: «Mi è stato riferito, ne sono molto contento e lo ringrazio. Ritornare con la fiducia del mister, quella che forse mi era mancata nelle prime esperienze blucerchiate, è un punto di partenza importante. Al momento non l’ho sentito: gli parlai quando ci incontrammo da avversari l’anno scorso ma non ci dicemmo niente di particolare. Avremo modo di approfondire il rapporto». Si prefigura quindi una sanissima competizione sulla fascia destra, con due calciatori, Cacciatore e De Silvestri, che hanno tutte le carte in regola per mttere in difficoltà Mihajlovic. Ce ne fossero di problemi così, di abbondanza e qualità…

Tutti felici e contenti quindi della ritorno del Cacciatore finalmente maturato: il solito mugugno da social network ha lasciato spazio alla soddisfazione dei più. Inoltre, i tifosi di tutta Italia e della Sampdoria in particolare, non hanno potuto non restare ipnotizzati dall’incredibile danza-esultanza mostrata dal torinese in occasione della rete siglata contro la Juventus nelle prime giornate… «Anche di questo sono contento. Non avevo lasciato il segno e non mi aspettavo un’accoglienza così. So che hanno apprezzato anche un altro festeggiamento, quello di quest’anno dopo il gol alla Juve, e spero di poter regalare quella bizzarra esultanza alla gente della Sud e di trovare il motivo per rifarla altre 100 volte».

Curiosità: la partita amichevole, che si svolgerà durante il ritiro di Bardonecchia contro la Pro Settimo, vedrà in campo un altro difensore Cacciatore: si tratta del fratello del terzino della Sampdoria. «Ci troveremo di fronte per la prima volta in vita nostra e sarà una partita davvero particolare: lui è un difensore centrale con il vizio del gol, cercherò di non farlo segnare. Anche il ritiro così vicino a casa non può che essere un aspetto positivo: la mia famiglia e i miei amici di Torino hanno già preso le ferie e non vedono l’ora di partire per Bardonecchia, proprio come me».