2014
Gastaldello: «Samp, la mia nazionale. Ferrero? Sorpreso, ma curioso»
Ancora in vacanza, ma pronto a ripartire. Reduce da pochi giorni dal suo trentunesimo compleanno, Daniele Gastaldello ha ricevuto con sorpresa la notizia del cambio di guardia alla guida della Sampdoria. Si riparte da Massimo Ferrero: «E’ stata una sorpresa anche per me, forse sopratutto per me. Non sapevo nulla e son stato colto di sorpresa: uno stato d’animo che è durato alcuni giorni, poi ho metabolizzato il tutto». Ora una nuova era si apre per la Sampdoria: «Ho una forte curiosità di conoscere il presidente Ferrero, confrontarmi con lui e conoscerne i programmi, perché qualcosa cambierà sicuramente, come è normale quando ci sono scossoni di questo genere. Ripeto, sono curioso».
DIFFERENZE COL PASSATO – Un altro personaggio rispetto a Edoardo Garrone: «L’impostazione è sicuramente differente, questo si vede a occhio nudo dalla televisione. Però l’ho visto molto carico, ho letto le sue dichiarazioni e mi sembra che abbia molto entusiasmo. Però in questo momento non mi sembra sensato parlarne». A domanda precisa, il capitano si spiega: «Bisogna lasciarlo lavorare, solo con il tempo sapremo se dovremo criticarlo o elogiarlo – risponde Gastaldello ai microfoni de “Il Corriere Mercantile” -. Dare giudizi adesso è prematuro da parte di tutti, da parte nostra e da parte dei giornalisti: credo che nessuno lo conosca personalmente, quindi bisogna aspettare».
ADDIO FACCIA A FACCIA – C’è stato un addio con Edoardo Garrone, sentito via telefono dal numero 28 blucerchiato: «Ho lasciato passare una settimana, perché credo avesse altro di cui occuparsi. Poi l’ho chiamato: in quei giorni ci siamo parlati poco, ma gli ho espresso il desiderio, mio e credo di tutta la squadra, di poterlo incontrare. Gli ho proposto di venire al campo a salutarci, mi sembra la cosa più giusta. Sono da otto anni alla Sampdoria e ci son sempre stati i Garrone. Non mi va di salutarlo per telefono, voglio farlo di persona, insieme ai miei compagni. Anche perché credo che pure lui voglia spiegarci come sono andate le cose, da persona corretta quale è».
CONFERME – Mihajlovic e Gabbiadini invece sono stati confermati: «Conosco il mister, è una persona ambiziosa: in quei giorni sarebbe potuto succedere di tutto, mi fa piacere che sia rimasto. Iniziare un campionato con un altro allenatore sarebbe stato deleterio dal punto di vista tecnico: lui ci conosce, con noi ha già ottenuto grandi risultati – conferma un soddisfatto Gastaldello -. Bene anche per Gabbiadini, citerei anche De Silvestri: l’ossatura della squadra c’è già, partiamo avvantaggiati, sappiamo quello che vuole il mister. Stravolgere tutto sarebbe stato un peccato».
ITALIA DELUDENTE – Intanto, Gastaldello ha visto un po’ di Mondiale: «Poco, a dire la verità. La prima partita era a mezzanotte ed ero già a letto con i bambini, la seconda l’ho persa perché ero in vacanza. Ho visto quella con l’Uruguay». Il giudizio del difensore è sincero, ma tosto: «Son rimasto deluso dal punto di vista del gioco, ma da entrambe le parti. Non ho visto un’Italia che voleva vincere la partita, ma probabilmente c’erano dei problemi interni allo spogliatoio che avranno chiarito. Perché in quel gruppo, lo so per certo, ci sono dei grandi campioni anche dal punto di vista umano. Sono certo che si faranno sentire».
SAMP IN NAZIONALE – Ora si aprirà un nuovo ciclo per l’Italia, con un nuovo commissario tecnico. Magari ci sarà spazio per qualche blucerchiato: «Nell’ultimo anno si son messi in mostra elementi diversi, penso a Gabbiadini e Soriano. Sono importanti per la Samp, possono esserlo anche per l’Italia se continueranno a crescere. Dipende tutto da loro». Chissà se ci sarà spazio anche per Gastaldello. Il difensore si schernisce e si fa una grossa risata: «No, non ci penso. La mia nazionale giocherà ogni domenica pomeriggio».