Caroli: «I tifosi non sono numeri, la Samp è una comunione di valori»

Marco Caroli, intervenuto allo Sponsor Day, sottolinea l’importanza di celebrare il marchio della Sampdoria tramite diversi canali e iniziative diverse.
«Ci troviamo in una location molto bella e ci fa piacere che questo appuntamento così tradizionale venga rispettato. Infront dà dei dati molto oggettivi e il mio impegno adesso è farvi capire come ha lavorato la Sampdoria per celebrare il proprio marchio. Il tifoso dela Sampdoria è una persona, non un numero, e ha la possibilità di interagire con la società grazie ai vari canali e soprattutto tramite i vari impegni che ci siamo prefissati. Sampdoria non è soltanto visibilità, ma anche una comunione di valori e c’è possibilità insieme di trasmettere deteminati valori. Noi abbiamo fatto del nostro meglio per questo percorso insieme».

La Sampdoria guarda ai progetti per i giovani, per i bambini e i ragazzi, all’insegna dell’apprendimento dei valori importanti dello sport e della vita. Appuntamenti importanti come il Ravano e il progetto Samp in Rete.
«Abbiamo lanciato un logo nuovo che raccoglie tutte le iniziative legate al mondo dei giovani: Samp Junior, un appuntamento molto importante a partire dal Ravano. Tra questi anche il progetto del Samp Dream o l’open day a Bogliasco: il nostro obiettivo è di fare iniziative durevoli e non iniziative spot. Vogliamo dare dei messaggi precisi ai bambini insegnando loro dei valori importanti. Anche Samp in Rete ha riunito circa 5000 ragazzi, parlando non solo ai ragazzi ma anche ai genitori e agli educatori. L’open day a Bogliasco è arrivato al quarto anno, dando una risposta a una richiesta dei tifosi che hanno chiesto di avere un contatto con i giocatori: un evento unico nel panorama italiano. Stessa cosa dicasi per il Fairplay villagre, che è stato anche premiato dalla Fiorentina con il cartellino viola».

La campagna abbonamenti è iniziata fin da subito e il claim è un coro “C’ero, ci sono e ci sarò“, che è stato anche ripreso durante il Giro d’Italia.
«L’iniziativa di HappyDoria è un’ottima operazione di branding perché ci ha dato tantissima visibilità e inoltre è stata ripresa da tutti, da Sky al Corriere, rendendo simpatico e interessante il prodotto Sampdoria, qui abbiamo raccolto tutti i target. Con gli abbonamenti stessi siamo al top, senza tener presente la Juventus che fa discorso assolutamente a parte in questo momento. Abbiamo deciso di lanciare la campagna abbonamenti subito così da dare tre mensilità a disposizione per la prelazione: il claim è un coro “c’ero, ci sono e ci sarò” e ci piaceva esprimere così la nostra vicinanza. Per il lancio abbiamo deciso di voler fare qualcosa di meno convenzionale e dare un segnale di simpatia, con una messa in scena andata in campo prima della gara col Napoli con l’invasione. È stato un evento che ci ha dato grande visibilità a livello nazionale e abbiamo voluto dare un messaggio chiaro anche dal punto di vista del ridere. Abbiamo poi ribadito il concetto durante il Giro d’Italia con lo striscione che ripeteva il claim: il nostro raggio d’azione comunque continuerà e non si ferma qui».