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2014

Il pagellone di SN24 – Gaetano Berardi

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Si sapeva fin dall’inizio che avremmo visto pochissime volte Gaetano Berardi scendere in campo con la maglia blucerchiata; anzi, molti di noi, si aspettavano un suo trasferimento – la scorsa estate e a gennaio era stato vicino a club della serie cadetta – lontano da Genova.

Nonostante le voci di una possibile partenza, il difensore di Soregno venne schierato titolare da mister Delio Rossi per la prima partita del campionato appena concluso: contro la Juventus, il rude “Tano” permise ai bianconeri di segnare il gol decisivo del match tenendo in gioco tutti gli avversari, Tevez compreso che insaccò da due passi. Anche l’altra prova sotto la gestione di Rossi non fu delle migliori, anzi: dopo nove partite di campionato dalla prima apparizione, Berardi scese nuovamente in campo, ma l’avversario di turno non era dei più abbordabili. La Fiorentina – che vinse per 2-1 quella partita – mise in seria difficoltà l’esterno blucerchiato che già dopo 10 minuti venne punito con un cartellino giallo.

Ancora i Viola nel suo destino: esattamente un girone dopo – ovvero dopo ben diciotto partite (di cui 12 passate in panchina e le restanti in tribuna) – Gaetano Berardi, unico giocatore che non aveva “esordito” con Sinisa Mihajlovic, ritorna a calcare i campi della Serie A da protagonista. Il caso vuole che sia di nuovo la Fiorentina l’avversario di turno: alla 31.a giornata, infatti, la banda di mister Montella fece visita ai blucerchiati in quel di Marassi, ma questa volta le cose andarono diversamente. La rinascita dello svizzero: a differenza della partita dell’andata, sfoderò un’ottima prova, molto convincente. Riuscì a contenere in maniera eccellente un certo Juan Cuadrado, non limitandosi al solo compito di difesa ma anche spingendosi in avanti per dare un sostegno ai compagni. Immancabile il cartellino giallo, arrivato, come al solito, per la sua troppa veemenza.

Il suo futuro in blucerchiato è ancora tutto da decifrare, ma mister Sinisa ha dimostrato di poter ottenere buoni risultati anche da giocatori considerati come “riserve”; dall’altra parte c’è da sottolineare anche la grande professionalità di un ragazzo come Berardi, che nonostante i suoi limiti tecnici, ha saputo sempre rispondere presente alle (poche) chiamate arrivate nel campionato 2013/14. Irruento.

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