Vialli su Boskov: «Un cittadino del mondo a cui ho voluto bene»

«Una persona per bene, un cittadino del mondo al quale ho voluto veramente molto bene». Questo il ricordo di Vujadin Boskov che Gianluca Vialli conserva nel cuore. Tra i reduci della “Samp d’Oro” targata Mantovani mancavano solo le sue parole per commemorare il mister dello Scudetto, proprio nel giorno delle sue esequie a Begec, sua città natale. 

«Devo dire che non sarei oggi la persona che sono diventato se non avessi avuto la fortuna di incontrarlo e di lavorarci per sei anni – ha detto Vialli in un’intervista rilasciata a SkySport (parole riprese da Telenord.it) – Mi voleva molto bene e mi considerava un po’ il figlio maschio che non aveva mai avuto. E’sempre stato un grande personaggio, le sue dichiarazioni hanno un po’ distratto dal valore dell’allenatore, un tecnico avanti, preparatissimo, abilissimo nella preparazione atletica, un tattico molto astuto, un motivatore eccezionale. I risultati che ha ottenuto alla Sampdoria sono veramente straordinari e lo fanno diventare un immortale. Gli immortali non muoiono, traslocano al piano di sopra in attesa che poi li andiamo a trovare».