Bjarnason: «Deluso dal poco spazio. Futuro? Vorrei restare, ma…»

Non lo si è visto più molto in campo, eppure ad agosto era arrivato come il salvatore della patria. Il centrocampista incursore di cui non si poteva fare a meno. Otto mesi dopo, la situazione di Birkir Bjarnason è molto diversa e Catania sarà un banco di prova: «Se avrò quest’opportunità sarò contento e cercherò di sfruttarla al meglio». Un bilancio su questa stagione in chiaroscuro: «Beh, a livello personale non posso dire di esser felice. Non ho giocato quanto avrei voluto e immaginato. E mi spiace, perché per me la Samp rappresenta una tappa fondamentale della mia carriera». Sul poco utilizzo: «Non saprei individuare una causa precisa. Certamente non sono contento. Credo che un giocatore di calcio a 24 anni debba giocare tutte le partite, o quasi».

TIFOSI E FINALE DI CAMPIONATO – Anche tra i tifosi forse l’opinione dell’islandese non è così alta: «Non lo so, ma non credo. Personalmente ad esempio sono soddisfatto della mia prestazione a Reggio Emilia con il Sassuolo, ma di altre meno – racconta l’ex Pescara a “Il Secolo XIX” – Anche per questo sarebbe importante per me giocare con continuità in queste ultime partite». Forse Bjarnason ha imparato qualcosa da questa stagione: «E’ stata sicuramente un’esperienza importante, sento di esser cresciuto sotto il profilo caratteriale e tecnico. E’ mancato solo il tempo di gioco».

MIHA E CATANIA – Nelle ultime cinque partite di Serie A potrebbe giocare di più: «Speriamo. Anche perché per ogni giocatore la continuità è importante. Giocare una partita e quella dopo andare in panchina non è come scendere in campo due volte di seguito – spiega Bjarnason, nazionale islandese – Ho una gran voglia di fare e darò il massimo. Come sono sicuro ogni altro mio compagno che si trova nella mia stessa condizione. Questo è un buon gruppo nel suo complesso e lo ha dimostrato. Ogni volta che qualcuno che gioca meno è stato utilizzato ha sempre dato il suo contributo». La sua opinione su Mihajlovic è ottima: «Un grande allenatore, di fascia top e dal profilo europeo. Quando è arrivato ha dato una svolta alla nostra stagione. Il lavoro tattico che ci fa fare è coinvolgente. E poi la sua filosofia è offensiva: mi trovo bene».

INGLESE E FUTURO – Bjarnason è rimasto con il suo inglese, ci si chiede come si sia ambientato: «Benissimo. Genova in realtà la frequento poco, perché vivo a Santa Margherita, ma la Liguria mi piace molto». Sul suo futuro, c’è un enorme punto di domanda: «Non lo so ancora. La verità è che voglio giocare sempre ogni partita. Se posso farlo qui alla Samp, sarò felicissimo, altrimenti insieme alla società decideremo quale è la miglior soluzione possibile per entrambi». Chissà se ha voglia di tornare all’estero: «A me l’Italia piace molto e se ci fosse la possibilità resterei molto volentieri. Ma se la chance mi verrà offerta da una squadra straniera, non c’è problema. In fin dei conti sono nato in Islanda e ho già giocato in Belgio e in Italia – chiude Bjarnason – Mi piacerebbe restare alla Samp, ma da professionista devo esser pronto a tutto».