Soriano: «Con Sinisa giochiamo alti e vicini, mi piace» - Samp News 24
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2014

Soriano: «Con Sinisa giochiamo alti e vicini, mi piace»

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Da squadra invischiata nella lotta per non retrocedere a outsider per il sesto piazzamento: nella metamorfosi della Sampdoria c’è anche quella di Soriano, che con Mihajlovic ha decisamente cambiato passo. L’ex giocatore di Empoli e Bayern Monaco con l’allenatore serbo ha segnato tutti i suoi tre goal in Serie A. Anche contro la Fiorentina la prestazione è stata notevole: «Se guardiamo al valore dei nostri avversari, non posso che dire che sì, il risultato ci ha accontentati. Abbiamo affrontato una squadra con un elevato tasso qualitativo e abbiamo dovuto puntare tutto sulla cattiveria e sulla mentalità, sulla voglia di correre più di loro. Alla fine è arrivato un pareggio che reputo giusto: la Fiorentina ha avuto qualche buona occasione, ma noi non siamo stati da meno. Poteva andarci male, ma se si analizza bene la partita si vede che pure noi abbiamo costruito qualcosa in avanti». 

E anche Soriano ha giocato bene: «Come mi valuto? Nel complesso positivamente. Intendiamoci, quando gioco penso sempre a dare il massimo e sono severo con me stesso: ho avuto un paio di palle buone e avrei potuto calciarle meglio. Ma in generale credo di aver fatto una discreta prestazione». Ai microfoni de Il Corriere Mercantile, Soriano ripercorre l’evoluzione tattica della Sampdoria: «Prima pensavamo più agli avversari, a come contenerli e limitarli. Adesso il nostro pensiero è impostato sulla nostra prestazione: badiamo ad attaccare, vogliamo subito passare in vantaggio, pressiamo alti e giociamo vicini. E questo schema ci aiuta. Mi piace perché è un modulo offensivo e che si sposa bene con le nostre caratteristiche. Anche perché giocando in questo modo, tutti devono difendere e tutti devono attaccare. Noi cerchiamo di farlo sempre e non è da tutti, credetemi». 

Ma il cammino della Sampdoria non è stato tutto rose e fiori, c’è stato anche il passo falso di Bergamo e la conseguente strigliata di Mihajlovic: «Una giornata storta, una delle poche, se non l’unica, sbagliata con Mihajlovic in panchina. Dopo quel ribaltone il mister si è fatto sentire e sapevamo che avremmo dovuto riscattarci. Direi che abbiamo risposto sul campo in modo netto, riuscendo a non finire in un vortice negativo»

La salvezza così anticipata è stata una sorpresa per tutti: «Dico la verità: pensavo sarebbe stato molto più difficile. Però con il passare delle partite abbiamo acquistato consapevolezza nei nostri mezzi e gara dopo gara abbiamo capito che avremmo potuto fare bene». E l’obiettivo adesso, di fatto, non c’è: «Nessun traguardo specifico. Siamo salvi e giochiamo con la mente libera: vediamo fin dove possiamo arrivare, senza porci limiti». 

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