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2014

Pagelle Samp-Fiorentina: scudo Mustafi, Soriano presente

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Da Costa 6 – Sempre attento quando viene chiamato in causa quelle poche volte che i viola attaccano. Sulla punizione di Vargas, forse, non avrebbe potuto far nulla in ogni caso. La traversa lo salva e lui la bacia.

De Silvestri 6.5 – Forse motivato dalla vista della sua ex squadra, il numero 29 blucerchiato spinge e approfitta di una buona giornata per spingere, costringendo spesso Tomovic a correre ai ripari.

Mustafi 7 – Una roccia. Dove c’è da fermare qualcuno, lui c’è sempre e comunque. Trova anche due salvataggi fondamentali su un cross di Cuadrado e su un destro a botta sicura di Borja Valero.

Gastaldello 6.5 – Ottima prova per il capitano, sempre pronto negli anticipi e particolarmente agguerrito a inizio gara. Purtroppo è costretto alla sostituzione per l’ennesimo problema fisico (dal 30′ s.t. Fornasier 6 – Si comporta bene nel sostituire il suo più esperto compagno di reparto).

Berardi 6.5 – E’ arruginito, irruento e non gioca da molto. Proprio per questo,  la sua gara è di ottimo valore. Aveva di fronte Cuadrado, se lo lascia scappare solo una volta. Non è Regini, ma per una partita ha fatto il suo dovere.

Palombo 7 – A inizio gara è un mastino: chiunque gli capiti a tiro perde il pallone. Tanta sostanza per il vice-capitano Samp, che fa una bella figura contro la sua ex squadra. E sfiora anche il gol del vantaggio con un bel destro dalla distanza.

Krsticic 6 – Corre molto, ma crea poco. Ci si aspetta l’invenzione che lanci ancora più in alto la Samp, ma purtroppo non arriva. Tanto impegno, ma poca concretezza (dal 36′ s.t. Renan s.v. – Nel finale si spera in una delle sue bombe, ma non può far nulla).

Gabbiadini 6.5 – Ha il merito di impegnare severamente Neto nel primo tempo su punizione. Purtroppo, nella ripresa a specchio aperto si divora un’occasione d’oro e subisce il ritorno di Diakitè. Il grande lavoro di sacrificio svolto in copertura è un prezioso contributo per questa squadra.

Soriano 6.5 – A maturazione ormai avvenuta, Soriano è uno dei punti di riferimento di questa squadra. Dinamismo a tutto campo, voglia di esser protagonista e quella capacità di inserirsi al tempo giusto e al momento giusto. E’ sempre l’uomo in più nella manovra offensiva e mette in difficoltà anche Neto.

Eder 6 – Rientrato titolare dopo due gare di riposo in panchina, il brasiliano ha il più arduo dei compiti: giocarsela contro Cuadrado, schierato terzino per l’occasione. Bella la fase difensiva, meno gli spunti davanti. E ha forse sulla coscienza il gol mancato dell’1-0 a inizio gara.

Maxi Lopez 6 – Nell’undici iniziale mancava da una settimana, eppure inizialmente soffre la forza di Diakitè, visto che nei primi 45′ fatica a trovare spazio. Con il passare dei minuti, trova le giuste contromisure e comincia a smarcarsi dalla marcatura tenace dell’ex Lazio. Un gran destro e una buona finta per Gabbiadini i suoi sprazzi migliori (dal 22′ s.t. Okaka 5.5 – Ammonito e un po’ nervoso, fa rimpiangere Lopez nei 20′ finali).

Fiorentina (4-3-2-1):
Neto 7; Cuadrado 6, Diakitè 7, Savic 6.5, Tomovic 6; Mati Fernandez 6.5 (dal 32′ s.t. Ambrosini 6,5), Aquilani 5.5, Borja Valero 5.5; Wolski 5 (dal 13′ s.t. Vargas 6), Ilicic 5 (dal 24′ s.t. Matos s.v.); Matri 5.

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