2014
LIVE Mihajlovic: «Essere solo calciatori non vale niente»
Dopo la salvezza raggiunta, per la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic è ora di alzare il tono della propria stagione e misurarsi col proprio futuro. Il primo esame è di quelli tosti, perché di fronte domani al Ferraris arriva la Fiorentina di Vincenzo Montella, avversario sempre temibile nonostante le numerose assenze, attualmente quarto in campionato e finalista di Coppa Italia, tutto merito del grande lavoro dell’ex centravanti blucerchiato.
Quest’oggi però è vigilia e come ogni vigilia che si rispetti il tecnico accompagnato dai Capitani Daniele Gastaldello e Angelo Palombo parlerà in conferenza stampa, che seguiremo in diretta per voi:
DIRETTA (PREMI F5 PER AGGIORNARE LA PAGINA)
– Qui le parole di Angelo Palombo e Daniele Gastaldello
– Chiude Mihajlovic: «Non parlo del futuro: il mio futuro è il presente. Poi a fine campionato si parlerà dei possibili obiettivi futuri. Non voglio parlare di questo adesso, perchè domani c’è una partita importante da vincere».
– Ancora Mihajlovic sul rapporto con Firenze: «Ho avuto problemi con le tifoserie anche quando giocavo. Forse perchè sono uno che dice le cose in faccia e non vado a cena con i capi tifoseria. Io faccio il mio lavoro, non vado oltre.. Ai miei ragazzi cerco di trasmettere quello che voglio, e penso che finora siano stati meravigliosi. Loro, come me, cercano sempre di migliorarsi, e ora che abbiamo raggiunto un obiettivo non dobbiamo rilassarci: il campionato per noi non è assolutamente finito. Per me è sempre importante essere uomo più che allenatore: anche a Firenze mi hanno sempre detto che l’uomo Mihajlovic non si poteva discutere, ma l’allenatore sì. La cosa principale è essere uomini, tutto il resto viene dopo: i miei ragazzi hanno dimostrato di esserlo, perché essere solo calciatori non vale niente».
Partiti! Ecco Mihajlovic che parte subito: «In questa conferenza vorrei parlare dei nostri obiettivi e della mia esperienza a Firenze: I nostri obiettivi di oggi sono quelli di non porci limiti, gli obiettivi si possono cambiare in corsa e possiamo fissarne di nuovi man mano che si raggiungono. Da ora vogliamo provare a vincerle tutte, anche se ci sono diversi ostacoli come la partita di domani con la Fiorentina. Gli ostacoli però sono fatti per essere superati, e non dobbiamo avere paura di sognare». L’esperienza di Firenza? La mia esperienza è stata dolce e amara: amara perchè si è conclusa con l’esonero, dolce perchè il tempo è stato galantuomo. Sono arrivato con l’eredità pesante di sostituire Prandelli, ma ho sempre avuto un buon rapporto con i Della Valle. Pensavano che cambiando allenatore si potesse ripetere l’annata di Prandelli, ma dopo quella stagione molti dei ragazzi erano ormai scarichi. Domani incontrerò Vincenzo Montella che è un mio caro amico, e spero che domani la Fiorentina mi faccia soffrire meno di quanto mi ha fatto soffrire lui quando giocavamo. Il mio vero problema a Firenze è stato il rapporto con i tifosi: loro all’inizio rimpiangevano Prandelli, poi volevano Delio Rossi. Alla fine hanno avuto Delio Rossi, ma si sono salvati all’ultima giornata. Ha ragione Einstein: «È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio» ma io mi sono congedato da Firenze con una lettera, perchè come ho detto prima il tempo è galantuomo».
15.14 Manca poco all’inizio della conferenza, siamo in attesa dei protagonisti