2014
Mihajlovic: «Mai più figure di merda. Soriano ha le carte in regola per la Nazionale»
Giulietta è caduta dal balcone e a spingerla è stata la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic: 5 a 0 all’Hellas Verona, con doppietta di Roberto Soriano e una rete a testa per Gianluca Sansone, Angelo Palombo e Garcia Renan. Ai microfoni di SkySport, per festeggiare questo importante risultato dopo la sconfitta per 3 a 0 con l’Atalanta, interviene il tecnico serbo dei blucerchiati: «La figura di merda che abbiamo fatto domenica scorsa rimane, ma l’importante era capire che queste figure non si possono e non si devono ripetere più. Oggi hanno dimostrato cosa vuol dire quello che hanno passato questa settimana».
Sul quinto gol Mihajlovic richiama Gastaldello per spiegare a Palombo come battere la punizione, ma il capitano non fa in tempo a trasmettere il messaggio al suo vice, che però segue comunque l’idea del suo mister: «Non ha fatto un tiro imparabile, però abbiamo fatto gol: ha tirato lì dove avevo detto io, sicuramente più vicino al palo avrebbe fatto meglio. L’importante era vincere e 37 punti significa essere virtualmente salvi, anche se mancano ancora nove partite. Bisogna fare il massimo e figure come domenica scorsa non vanno più ripetute».
«Il Verona ha fatto bene e ha avuto varie occasioni: poteva mettersi male per noi, ma siamo stati più bravi a sfruttare le occasioni che abbiamo avuto. Ci abbiamo messo più cattiveria e loro restano un’ottima squadra, non va scoperto oggi. Non è facile, però, fare 5 gol, a nessuno, soprattutto dopo che ne avevamo presi 3 domenica scorsa. Io so che se i miei giocatori giocano come sanno, valgono molto di più della salvezza: bisogna continuare su questo passo. Noi non pensiamo all’anno prossimo, adesso, ma più a quest’anno: cerchiamo di prendere più gol possibile e quando saremo matematicamente salvi vedremo di far giocare qualcuno che ha giocato meno per comprendere se ci potrà essere una possibilità l’anno prossimo».
«Quando vediamo altri campionati ci sono meno tempi morti e c’è più intensità: i giocatori vanno in campo e corrono di più, oltre che meglio. Noi durante la settimana lo facciamo perché io sono del parere che se giochiamo con intensità durante gli allenamenti lo faremo anche la domenica. Le partite si vincono e si perdono durante la settimana, non alla domenica, quando oramai è già tardi. Facciamo un tipo di allenamento molto intenso, leggermente più corto, ma molto duro».
«Soriano per noi è importante, perché ci permette, nel corso della partita, di cambiare modulo: è molto duttile, generoso e tecnicamente molto bravo. Gli mancava essere più determinante in fase offensiva e gli dico sempre, rompendogli le palle tutti i giorni, è che deve essere più determinante e tirare di più, con più egoismo. Dipende tutto da lui e noi faremo del nostro meglio per farlo crescere. Se ci crede è un giocatore che ha tutte le carte in regola per giocare in Nazionale».