2014
Osti: «Parlai con Cassano. Garrone non precludeva un suo ritorno»
In chiusura a Forever Samp su Telenord, l’ospite d’eccellenza Carlo Osti, direttore sportivo della Sampdoria, ai microfoni dell’emittente genovese ha commentato il caso Antonio Cassano, che a gennaio fu molto vicino alla squadra blucerchiata per poi vedere sfumare ogni possibilità in pochi giorni: «Penso che un direttore sportivo abbia l’obbligo di tenere monitorato il mercato: sapevo che Cassano aveva grandissima voglia di tornare a Genova per l’attaccamento alla maglia, ai tifosi e al club, e avevo sondato il mercato. Una volta capito che non c’era nessuna preclusione da parte della famiglia Garrone al ritorno di Cassano, ho parlato con il Parma per vedere se era ipotizzabile una cessione del giocatore».
«La modalità non è stata approfondita: si ipotizzò e parlai con il giocatore. Lui giocava prima punta, con Sansone e Biabiany esterni: facendo delle valutaizoni tecniche con Mihajlovic abbiamo ritenuto di avere una necessità importante per un attaccante centrale, fisico, quindi di una vera prima punta, non di una atipica come Cassano. Questo ci ha spinto a non portarlo alla Sampdoria e portare avanti altre trattative, come Maxi Lopez e Okaka, giocatori differenti completamente. Lui ama questa maglia, ama la Sampdoria e la amerà sempre. Noi con il Parma abbiamo un ottimo rapporto e abbiamo fatto diverse trattative, quindi non ci sono problemi con loro. Con Cassano non abbiamo approfondito a dovere, ma va da sé che per venire qui bisogna rispettare un parametro economico importante».