Roma-Samp, le quattro riflessioni tattiche - Samp News 24
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2014

Roma-Samp, le quattro riflessioni tattiche

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Contro una squadra che in casa non ha mai perso e ha subito appena due reti, la Sampdoria proverà a fare qualcosa che sin ora non le è ancora riuscito: togliere punti a una delle prime quattro squadre del campionato. L’impresa, sfiorata a Torino e a Napoli, sembra in realtà meno ardua di quanto i numeri non dicano: la Roma, dopo l’eliminazione in Coppa Italia, vive uno dei momenti più difficili della stagione. Non il migliore forse per affrontare la Sampdoria spensierata e propositiva che ha dimostrato di potersi rendere pericolosa anche contro avversari molto più quotati.

1. DIFESA ALTA O BASSA? «Entrambi gli approcci vanno potenzialmente bene. Il Napoli ha battuto la Roma in Coppa Italia andando a pressare i centrocampisti nella metà campo avversaria. Questo anche perché, in generale, ci sono dei limiti strutturali della Roma: va in difficoltà quando pressata. Anche la Lazio a tratti ha cercato a tratti di essere intraprendente e persino aggressiva, e la Roma è andata in difficoltà proprio quando è stata attaccata nella sua metà campo. Allo stesso tempo però per arginare Gervinho, avere la difesa bassa può essere necessario. Stesso ragionamento va fatto per Totti, che serve soprattutto per creare lo spazio e servire palloni agli esterni. Molto dipende da chi giocherà. Perché se gioca Ljajic esterno al posto di Florenzi che viene tra le linee e anche magari Pjanic a centrocampo, la difesa bassa può portare a non poche sofferenze. Col Napoli, mercoledì, ci sono stati lunghi momenti in cui la Roma ha tenuto campo e ha avuto l’iniziativa. Quando riesce a tenere la palla tra i piedi, gli avversari vanno in difficoltà perché quei piedi sono buoni».

2. FARE LA PARTITA O RIPARTIRE? «La Roma ha problemi nella transizione difensiva, come si è visto anche mercoledì. Se la Roma perde palla alta e va a vuoto il primo pressing che fa nella metà campo avversaria, va in difficoltà. Questo perché ci sono dei limiti, ad esempio De Rossi è molto forte in certe cose ma tendenzialmente lento; Benatia è bravissimo nell’anticipo, ma nell’uno contro uno in velocità può pagare qualcosa. Si può giocare pure nell’altro modo, ma a certe condizioni. La Roma non è così invalicabile dal punto di vista difensivo, soffre squadre che giocano con schemi collaudati: il goal di Callejon dimostra le difficoltà della Roma di difendere in situazioni elaborate in cui le posizioni si incrociano e ci sono tagli centrali. La difesa a quattro della Roma è molto aggressiva, ma se si riesce a portare la palla in area di rigore va in difficoltà».

Possono far male in particolare due punti di forza della Sampdoria: l’abilità sui calci da fermo e la bravura di Gabbiadini nel tagliare centralmente senza palla: «La Roma soffre anche sulle palle da fermo, come ha dimostrato anche contro il Milan e la Juventus. I tagli di Gabbiadini sono potenzialmente pericolosissimi. Col Napoli si è visto che possono essere un problema, Garcia penso stia analizzando queste situazioni per trovare delle soluzioni. In generale, i trequartisti del 4-2-3-1 mettono in difficoltà le difese a 4 con i loro a tagli, e cioè vale ancor più per quella della Roma. Riguardo Gabbiadini, che è uno che tira molto spesso, c’è da dire una cosa. La difesa della Roma impedisce alle squadre avversarie di tirare: è una delle sue forze principali. In particolare, è la squadra che ha subito solo il 31% di tiri dall’area di rigore (dato migliore in Italia), 3% nell’area piccola e 66% da fuori. Questo dato è interessante perché in quel 66% ci sono tiri sporchi e spesso scomodi essendo la Roma molto aggressiva. Tant’è che da fuori ha subito pochissimi goal. Però, De Sanctis non è questa sicurezza e Gabbiadini ha un buon tiro quindi chissà che non riesca a farmi rimangiare le parole».

3. DIFESA ‘CHIUSA’ E CENTROCAMPO CHE PRESSA PAGANO? Anche la Sampdoria, nelle ultime due partite, ha conseguito un buon risultato a livello difensivo. Contro Genoa e Cagliari non ha subito reti e gli avversari non sono mai riusciti nella sua area piccola: «La Roma di suo ha problemi nell’entrare nell’area di rigore avversaria. Ha difficoltà ad arrivarci con i passaggi però ha giocatori che saltano l’uomo, che sanno tirare bene da fuori e che si inseriscono bene come Strootman nelle ultime giornate e come Nainggolan, la cui presenza in area avversaria è più importante di quella di Pjanic. Il punto è: la Samp si chiuderà?».

Una peculiarità della Sampdoria di Mihajlovic è il dinamismo dei centrocampisti centrali, uno dei motivi per cui Obiang è stato lentamente scavalcato nelle gerarchie, ma questa contro la Roma può essere un arma a doppio taglio: «Se Mihajlovic imposta una partita di pressing sui centrocampisti centrali della Roma rischia di sfiancare la sua squadra. Se c’è una cosa positiva che ho tratto da mercoledì è che ho visto un Napoli in difficoltà a livello individuale a centrocampo, sia sul piano fisico che tecnico. Volendo fare una somma, conviene che la Samp non snaturasse troppo il suo gioco. Non scoprendosi alla profondità di Gervinho e difendendo nel modo migliore possibile leggermente dietro la propria area. In più, combinazioni veloci tra i centrocampisti. È interessante vedere le squadre che si giocano la partita contro la Roma, ma serve vincere la battaglia a centrocampo per uscirne vincitori e quindi occorre tanta qualità a centrocampo».

4. BENATIA PUÒ SOFFRIRE OKAKA? Con otto falli subiti, contro il Cagliari Okaka ha dato un contributo molto importante, alzando il baricentro della squadra e vincendo la maggior parte degli scontri fisici coi difensori avversari: «Okaka ha fatto benissimo nelle giovanili, peccato non sia diventato l’attaccante fortissimo che speravo. È una bravissima persona e un gran professionista, un tipo simpatico fondamentalmente. Ha limiti evidenti e qualità altrettanto evidenti, giocatori coi suoi limiti e con meno qualità hanno fatto ottime carriere secondo me. Ora cosa farà dipende da lui, dalla sua fortuna e dagli allenatori che incontra. È un giocatore ancora da scoprire e se impara a gestire bene il suo fisico può migliorare tanto. Interessante lo scontro con Benatia, abituato a dominare fisicamente gli avversari. Per esempio, se andiamo a rivedere il goal di Cerci in Torino-Roma, Benatia perde lo scontro fisico contro Meggiorini. Anche contro Tevez e in altre circostanze è accaduto: pur essendo fortissimo fisicamente a volte soffre gli avversari forti come lui».

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