Regini a Forever Samp: «Il Doria va al massimo come me»

Vasco Regini è uno dei protagonisti della Samp 2013-2014 e sulla fascia sinistra ha ormai scalzato Andrea Costa.

Un Regini che ha un nome particolare, merito della passione dei genitori per Vasco Rossi. E’ proprio da qui che parte l’intervista al numero 19 che a Forever Samp indica una canzone del Vasco nazionale come modello per la Samp: «Certamente “Vado al massimo” – esordisce Vasco – , prendendo spunto dallo stile che ci ha imposto MIhajlovic, andiamo al massimo dall’allenamento fino alla domenica dove cerchiamo sempre di vincere».

Poi è tempo di parlare degli allenatori che ha avuto: «Mazzarri, Zeman e Mihajlovic hanno in comune una grandissima personalità, tutti e tre mettono la propria impronta sulla squadra. Zeman per le sue idee uniche, ma anche Mazzarri e Miihajlovic».

Proprio sul tecnico serbo si sofferma Regini.
«Cosa ci ha detto Mihajlovic al primo incontro? Ha parlato con tutti dicendo che avrebbe considerato ognuno allo stesso modo e che si ripartiva da zero, chi meglio si allenava giocava per meritrocrazia. Il rapporto con il mister? Meglio una cosa provata e fatta male che una non eseguita proprio, siamo sempre pronti a migliorare, la paura non deve esistere, il mister ci insegna tanto e ci dà tanto come ad esempio le giornate libere dopo belle prestazioni».

E veniamo al ruolo preferito e alla titolarità acquisita.
«Gerarchie sovvertite con Costa? Penso che ogni settimana bisogna confermare di essere titolare, bisogna conquistarsi il posto di settimana in settimana con l’impegno. Tutti devono dare il massimo. Ruolo preferito? Per prima cosa meglio la difesa a quattro in quanto ho sempre giocato in questo schieramento, a tre dovevo imparare certi automatismi, a quattro invece mi esprimo meglio e anche la squadra va meglio».

E poi la mente torna alla stracittadina.
«Vittoria al derby emozionante? il momento migliore è stato vincerlo e festeggiare, ci tenevamo tanto e siamo anche contenti che lo abbia risolto Maxi che è venuto con grande spirito, siamo stra-contenti di lui».

Sogni nel cassetto.
«Sogno la Nazionale? Certo, è il sogno di tutti, ma adesso non ci penso, se arriverà in futuro sarò contentissimo. Paragoni con Zambrotta o Chiellini? Il primo è il mio idolo, con Chiellini ci accomuna il cambio di posizione».

Infine sguardo al futuro.
«Roma più agguerrita? E’ una grande squadra e un risultato negativo non cambierà il loro atteggiamento, avranno la solita cattiveria e domenica “devono” vincere, ma noi cercheremo di imporre il nostro gioco. Goal in serie A? Cerco di farlo, speriamo che arrivi presto, ma prima penso, da difensore, a non far subire reti».