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2014

Più di una Maxi goduria

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Internet e Facebook hanno reso la pantomima del post-derby ancora più caratteristica e ricca di gag degne di nota. Ricordo di aver visto un sacco di immagini come questa, oltre a una capillare pubblicità del gelato Maxibon che sicuramente farà piacere ai manager della Motta. Tra tutte, la mia preferita è stata senz’altro l’immagine della pera gigante con la scritta “A cosa servono tre pere, quando ne hai una Maxi?”. I tifosi hanno lavorato di fantasia e sì, sono stati anche fortunati vista l’appropriatezza del nome del marcatore e del protagonista del Derby della Lanterna.

È il classico teatrino del post-derby, sfottò su nuovi sfottò: chi ha vinto fa la linguaccia e chi ha perso rosica. Ma non bisogna, secondo me, limitarsi alla “Maxi goduria”. È andata proprio nel miglior modo possibile, non è stata solo la rivincita, ma è stato uno spot fedele di tutte le cose belle di questa Sampdoria. Quella voglia di essere propositivi, «di attaccarli alti» come ha ripetuto fino alla noia Mihajlovic. Tra le tante cose che, felicissimo, Maxi Lopez ha detto alla fine della partita, ce n’è una particolarmente significativa: «È da tempo che non giocavo in una squadra così offensiva». Perché la Sampdoria non si è chiusa dopo il suo goal, ma ha sempre mantenuto la sua identità. Mihajlovic è passato al 4-3-3 e al 78′, al posto di Eder non ha messo un difensore o un centrocampista, ma un’attaccante esterno, Sestu. Per la prima volta nelle ultime partite non ha dominato nel possesso palla, ma ha sopperito alla novità creando molte palle goal e sfruttando, in particolar modo, le ripartenze. 

Ma il bello non si limita a questo. Mihajlovic sta, nel suo piccolo, rivoluzionando il modo di fare calcio in Italia. Ha dimostrato che giocare per vincere è un atteggiamento sostenibile per una squadra del livello della Sampdoria e che non necessariamente bisogna prendere caterve di goal per imprimere questo mantra. Nelle sue dieci partite da allenatore della Samp, i blucerchiati hanno subito solo sette goal. Nelle dodici precedenti, i goal subiti sono stati venticinque.
Tra i molti dati interessanti che si possono scevrare su WhoScored, ce n’è uno particolarmente significativo in questo senso. Contro il Genoa, la Sampdoria non ha subito nessun tiro nella propria area piccola. È quindi esatto dire che la Sampdoria non ha corso rischi apparenti, nonostante la forte pressione del Genoa.

Poi c’è lui, Maxi. Per una serie di ragioni è stato un acquisto intelligente, oggi abbiamo scoperto che rischia di essere anche molto utile. Ha giocato tutta la partita, pressato per tutti i novanta minuti e preso molti palloni a centrocampo facendo salire la squadra (di fatto, ha giocato più indietro rispetto a Eder, come si può notare dall’immagine). E poi quella pera. Grande e grossa. Maxi. 

 

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