2014
Mihajlovic: «Testa al Bologna. Diamanti? Non temiamo nessuno»
Lasciamo in un angolo le polemiche sull’orario del derby della Lanterna. Ora è tempo di campo e prima della stracittadina la Sampdoria è attesa da una partita altrettanto importante: domenica il Doria riceve il Bologna. In palio importanti punti salvezza.
Sinisa Mihajlovic apre la conferenza stampa – raccontata in diretta da SampNews24.com grazie all’inviato Gabriele Corso – della vigilia della sfida ai felsinei commentando il match contro la Juventus: «Complimenti ma non abbiamo preso nulla. Dobbiamo sfruttare queste occasioni e non ci dobbiamo attaccare ad alibi. Domani non sarà una partita facile con il cambio di allenatore del Bologna. Hanno pareggiato all’ultimo con il Napoli e verranno qui per fare la loro partita».
In settimana si è parlato troppo del derby, delle polemiche sull’orario, la squadra è concentrata? «Dobbiamo pensare solo al Bologna – puntualizza Mihajlovic – Sono sempre tre punti. Una vittoria domani ci permetterebbe di essere più sereni in classifica. La Samp non ha mai segnato nei primi 15 minuti ed il Bologna è la squadra che più subisce nei primi 15. A me non piacciono i numeri, l’importante è che si segni. L’atteggiamento deve essere quello giusto. Se vinciamo bene, se non vinciamo ci sono altre 17 partite».
Il mese di febbraio, con il derby, la sfida a Roma e Milan sarà decisivo per il cammino del Doria? «Quando pensi che siano partite più facili delle altre ti sbagli. Non guardiamo il calendario – puntualizza il serbo – Per finire il campionato dobbiamo giocare contro tutti». Teme Diamanti? «Non temiamo nessuno. Diamanti è un grande giocatore che ci potrà mettere in difficoltà. Il suo piede mi ricorda il mio».
Veniamo al derby. Giusto o sbagliato giocarlo alle 12:30? «Anche quello di Torino è stato giocato alle 12:30. E’un orario perfetto: chi vince ha tutto il tempo per festeggiare. Chi perde va a casa deluso».
Maxi Lopez potrebbe essere il rinforzo per l’attacco della Sampdoria. Miha però non si sbilancia: «Posso parlare solo dei giocatori della Samp. Mi piacerebbe anche allenare Messi». Gastaldello e Palombo, invece, ricordano felicemente i trascorsi del “rubio” in maglia blucerchiata: «Ha lasciato un buon ricordo a Genova e nello spogliatoio si è sempre comportato da vero uomo», ha detto il capitano. «Uno che viene applaudito vuol dire che ha lasciato un buon ricordo. La scelta non dipenderà da noi», replica il vice.
Il Bologna – per Sinisa – è stata la prima esperienza assoluta da allenatore in Serie A, dopo il periodo trascorso da secondo all’Inter al fianco dell’amico Mancini: «Sarò sempre grato e riconoscente. Inizialmente abbiamo fatto pure bene. Poi per motivi non calcistici sono andato via ma sarò sempre legato alla dirigenza ed alla tifoseria», conclude il tecnico blucerchiato.