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2013

La domenica con Lei – Un passo indietro, un punto in più

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Le parole di mister Mihajlovic a fine partita hanno perfettamente inquadrato il match pareggiato col Parma. Gli ospiti hanno ben giocato e costruito le proprie azioni dalle fondamenta (con metodo aggiungerei), mentre la Samp ha lottato ardentemente ma non è stata bella da vedere ne tantomeno è riuscita ad essere metodicamente pericolosa, se non sfruttando errori in disimpegno dei gialloblu. Non sono invece d’accordo col tecnico serbo quando dice che il Doria meritava di perdere, questo no. Il risultato di pareggio è quello più giusto per quello che si è visto in campo, nonostante la squadra di Donadoni abbia senza dubbio dato l’impressione di aver maggior spessore tecnico nelle singole giocate e, in generale, nella rosa.

La Samp ha giocato male soprattutto la prima metà, o poco meno, dei due tempi dove è apparsa meno fresca e “a fuoco” della compagine di Donadoni. Vero che, analizzando le formazioni iniziali, ci si potevano aspettare più difficoltà per Regini contro Biabiany rispetto al duello De Silvestri-Sansone. Invece è stato proprio quest’ultimo a creare maggior scompiglio con i suoi tagli e la sua rapidità. Il buon De Silvestri, appesantito da un infortunio che non gli ha permesso di lavorare con continuità in settimana, ha dato tutto se stesso ma ha pagato decisamente la differenza di passo rispetto al diretto avversario. Regini, al contrario, è stato soprendentemente efficace e dinamico in tutte le azioni che gravitavano dalle sue parti, non mollando mai un centimetro, anche quando il primo intervento non fosse andato a buon fine. Le difficoltà maggiori sono arrivate, al contrario di domenica scorsa, a metà campo dove il Parma ha giocato con maggiore velocità ed efficacia, sfruttando le distrazioni di Obiang (comunque in crescita) e di Gianluca Sansone, pericoloso si quando il pallone era in possesso offensivo ma in difficoltà quando si trattava di scivolare all’indietro. Palombo, assieme a Gastaldello e Mustafi, hanno giocato con ordine e senso della posizione garantendo, fino a metà del secondo tempo (quando Eder e Sansone avevano finito le batterie), un ottimo filtro nella parte centrale a protezione della porta di Da Costa. Sulle fasce il lavoro difensivo di Soriano e Krsticic (largo a sinistra a me non piace molto) è stato lodevole ma meno propositivo del solito, anche per merito delle caratteristiche degli avversari (terzini che supportano e potenziano la spinta degli esterni offensivi). Eder ha faticato tantissimo, anche lui reduce da una settimana difficile, ma si è sbattuto alla grande, nonstante la Samp abbia faticato non poco a fare contropiede con velocità. E’ venuto un pò meno anche il pressing alto, visto sporadicamente nel match e ben fronteggiato dal Parma che non faceva giocare il Doria dalle retrovie, a discapito di un baricentro che si è abbassato troppo dopo il pareggio di Lucarelli (nell’azione che ha portato al corner c’è stato un errore clamoroso di Krsticic in fase d’impostazione). Per alcuni minuti, dopo il gol del centrale ducale, la sensazione era quella che la Samp avrebbe preso il secondo gol a momenti. Poi invece il Parma, pur con propositività, ha arretrato il baricentro permettendo alla Samp di colpire con Eder in contropiede. La vittoria sarebbe sata immeritata ma, sinceramente, ce ne saremmo fatti tutti una ragione. I cambi di Mihajlovic, concettualmente corretti a mio modo di vedere, non hanno sortito alcun beneficio alla manovra. Confusionario Wszolek, ignorato dai compagni Pozzi e poi Bjarnason. L’islandese ha toccato un pallone, o quasi, è stava per regalare al Parma una situazione da gol pericolosissima. 

Insomma un passo indietro dal punto di vista del gioco, dovuto sia ai meriti di un ottimo Parma sia ai demeriti di una Samp mai doma ma un pò confusionaria. Il punto va preso come “guadagnato” e su questo non ci piove. La strada è ancora molto lunga ma le parole del mister a fine partita mi fanno capire che la squadra è nella mani giuste. Inoltre i modi in cui Obiang e Gastaldello si sono immolati sulle conlcusioni gialloblu deve rassicurare tutti i tifosi: sono tutti sulla “stessa pagina”. Ora il Natale e poi il lungo tram tram del mercato in cui la Samp dovrà uscire con maggiore qualità nelle sue vene. Colgo l’occasione per augurare buone feste a tutti i lettori de “La Domenica con Lei” e di SampNews24: arrivederci a Gennaio. 

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