Legge sugli stadi: entro il 2013 potrebbe diventare realtà

La tormentata e travagliata Legge sugli stadi sembra essere giunta ad una svolta.
Tra avanzamenti e brusche frenate, si apre uno spiraglio che potrebbe portare ad avere una vera e propria nuova legislazione in materia di edificazione di impianti sportivi che potrebbe diventare legge alla fine del 2013.

I passi avanti e i passi indietro, alla proposta che nasce nel settembre 2013, e che  era volto a semplificare i tempi di realizzazione degli stadi e in generale degli impianti sportivi, riguardavano soprattutto la possibilità di edificare su aree vincolate o a rischio idrico, cosa che dopo l’alluvione in Sardegna aveva frenato la moratoria. Ma soprattutto anche la presenza di procedure speciali per l’edilizia residenziale.

A parlare sulle pagine della Gazzetta dello Sport è Dario Nardella, onorevole del PD che ha proposto il disegno di legge e che, lavorando assieme al ministro dello sport Graziano del Rio hanno messo a punto un emendamento più equilibrato.
Ecco uno stralcio delle parole dell’onorevole Nardella: «Puntiamo sull’accelerazione e semplificazione della procedura per la creazione di nuovi impianti sportivi. Potranno essere svolte attività di ogni genere, commerciali, del settore terziario ad esclusione dell’edilizia residenziale» e rivolto alle polemiche di Lotito riguardo ai vincoli che pone questo emendamento «Lotito potrà costruire un nuovo stadio se vorrà farlo, certo che se aveva individuato la riva del Tevere come luogo questo potrebbe essere un problema. In un area adatta può essere costruito uno stadio».

Il malcontento deriva soprattutto dall’impossibilità di effettuare una edilizia residenziale, questione che Nardella affronta di petto.
«Se vogliono realizzare abitazioni, la procedura è quella ordinaria con leggi di riferimento diverse. Questa legge è per fare gli stadi. Ci sono club che sono riusciti a creare nuovi stadi con vecchie regole molto più complesse e lunghe. Ora in circa un anno i club che lo desidereranno potranno avere il loro stadio. Chiaramente dipende dall’area, ma se l’area è adatta i tempi saranno ridotti».

In settimana ci sarà il voto alla Camera, poi la pratica passerà al Senato e, se non ci dovessero essere ulteriori emendamenti la proposta diventerà legge. L’emendamento è stato valutato dalla commissione Bilancio ed è diventato parte della Legge di stabilità. Un passo avanti verso la possibilità, anche per la Sampdoria, di avere uno stadio di proprietà con tempi più brevi rispetto a quelli del passato.