2013
Eramo: «A gennaio vedremo il mio futuro: io continuo ad allenarmi»
Questa sera potrebbe mettere finalmente piede in campo, dopo esser stato messo da parte durante la gestione Rossi: eppure, Mirko Eramo – tornato dopo diversi anni a Crotone, per altro positivo – era molto atteso nel ritiro di Bardonecchia. Ora, invece, deve recuperare il terreno perduto: «Ero e sono sempre qui ad allenarmi a Bogliasco. Non gioco, dispiace rimanere fuori, ma fa parte della nostra professione. Purtroppo siamo in tanti in questa Sampdoria, non possiamo giocare tutti – apre il centrocampista – Le scelte spettano agli allenatori. Nelle ultime settimane, è toccato a me stare fuori; adesso, se mi verrà data l’occasione, spero di riuscire a mettere in difficoltà il mister». E pensare che, alla prima giornata di A, contro la Juve era partito da titolare: «E’ stata anche una bella prova, quella sera abbiamo tenuto testa ai campioni d’Italia. E per me debuttare contro la Juventus è stata una grande emozione – confessa il giovane Eramo – Ecco, forse sulla base di quell’unica prestazione, posso pensare che i giudizi sul mio conto sono stati affrettati… però questo doveva essere il mio percorso».
Una stagione che il centrocampista sta perdendo tra tribuna e panchina: «La partita mi manca, è normale. Mi alleno tutta la settimana e poi non gioco… – risponde Eramo a “Il Secolo XIX” – in queste situazioni penso che alla fine paghi la professionalità. Non ho mai mollato e ho sempre dato il massimo in allenamento». Contro l’Hellas potrebbe ritrovare il campo: «Non solo per me, ma per tutti quelli che potrebbero scendere in campo, l’obiettivo diventa far capire all’allenatore di poter contare su di noi». Chiusura sul mercato di gennaio ed un’eventuale partenza: «Da qui a gennaio ci sono ancora alcune partite, vedremo. Eventualmente mi confronterò con la società per capire la migliore soluzione per me. Ripeto, qui siamo in tanti e specialmente a centrocampo – chiude Eramo, ex Bari e Crotone – E se a gennaio dovrò andar via, spero di fare un’altra esperienza che mi consenta di tornare poi alla Samp ancora più maturato».