2013
Mazzarri in conferenza: «La Sampdoria non è da sottovalutare»
Intervenuto in sala stampa per la conferenza in vista di Inter – Sampdoria, in programma per domani alle ore 15.00, Mister Mazzarri non sottovaluta l’impegno e spera che la squadra resti concentrata sulla avversaria.
«Il calcio è come il mondo dello spettacolo, quindi se c’è una bella sinergia io sono felice. Noi dobbiamo stare attenti a non farci distrarre da niente anche perché riflettendo sul nostro cammino fino ad oggi credo che al livello di prestazione abbiamo fatto bene sempre, però a volte per ingenuità, leggerezza o poca concentrazione abbiamo perso punti per strada e sarebbe sbagliatissimo contro la Sampdoria non tenere conto di tutte queste cose.
Quando parlo di crescita da una partita all’altra parlo sul serio, dobbiamo togliere quello che di negativo abbiamo fatto a Bologna per non gettare via altri punti. Abbiamo davanti una squadra pericolosa, una signora squadra che domenica contro la Lazio meritava di vincere e non bisogna distrarsi e non sarà facile perché loro hanno delle individualità importanti come Gabbiadini, Palombo e tutti gli altri».
Il mercato dell’Inter non è argomento che Mazzarri vuol trattare, mancano ancora quattro partite importanti.
«Di mercato non parlo, però posso aggiungere in nome di quello che ho detto che siamo alla 13esima giornata e abbiamo ancora davanti quattro partite importanti tra cui il Derby. Quindi se vogliamo tre in casa e la trasferta a Napoli; queste partite diranno molto su quello che è e sarà il nostro cammino. Partite che giocheremo con la rosa attuale».
C’è possibilità di rivedere Zanetti o il tandem Ranocchia e Rolando?
«Per quanto riguarda Zanetti è possibile che giochi o che non abbia i novanta minuti perché è tanto che non fa una partita. La scelta di Ranocchia e Rolando anche lì ho il dubbio perché Ranocchia ha giocato come stopper di destra e ha fatto bene: ho quattro e cinque titolari che devo tenere sulla corda, se la squadra settimana precedente ha fatto bene tendo a schierare quelli più in forma».
La Sampdoria è un’avversaria insidiosa. E Mazzarri non prende sotto gamba l’impegno.
«La partita contro la Sampdoria è una partita importante e devo fare una precisazione: ho un ottimo rapporto con tutta la società, purtroppo Riccardo Garrone non c’è più, era un vero Signore, anche con il figlio Edoardo ho un buonissimo rapporto. Sono stati due anni bellissimi e di crescita, chiaramente ci tendo a sottolineare che alla Sampdoria voglio bene e non ho mai detto che li batteremo, cercheremo di giocare al meglio possibile e di fare la nostra partita.
Nella Sampdoria di adesso, al di là dei nomi, credo che l’atteggiamento della squadra di Mihajlovic sarà determinante: è una squadra insidiosa, rivitalizzata dal nuovo allenatore. So bene chi ho davanti e quello che succederà sul campo si vedrà.
Io dedico tantissimo tempo alla fase di attacco, non viviamo sol di ripartente: lavoriamo sia sulla fase difensiva ma lavoriamo tantissimo sul possesso palla e sulla fase offensiva. Noi dobbiamo incidere sulla tattica perché a Bologna abbiamo buttato via due punti ma non posso rimproverargli nulla perché abbiamo lavorato sulla finalizzazione ma non sempre si riesce a trovare il gol».
La partita contro la Samp sarà vista anche dal nuovo Presidente che si troverà allo stadio.
«Il nuovo Presidente e l’ex presidente sono molto uniti, si percepisce che c’è voglia di fare bene tutti assieme e penso che si voglia nel presente migliorare ancora. Nell’ultima partita non si è fatto un gol più degli altri ma a me interessa che la partita produca gioco, chi fa gol a me non interessa anzi più si dividono si dà l’idea di un buon collettivo. Palacio ha avuto buone occasioni, non è stanco, è allenato bene e penso che domani in campo sarà il miglior Palacio».
Riguardo ai giocatori che si sono messi poco in luce in questo periodo Mazzarri è chiaro: il singolo si esalta quando la squadra gioca bene.
«Da anni porto avanti l’idea che gli sprechi sono tenere troppi giocatori, avere un buon numero di giocatori quando fai le Coppe va bene, ma se fai solo il Campionato non te ne servono troppi. Anche buoni giocatori se non giocano mai perdono valore. Nel calcio ci sono infortuni, tante partite, ci vuole una rosa giusta ma se teniamo un numero di giocatori consono nessuno si deprezza e tutti sono motivati».
Non si sciolgono i nodi per chi andrà in campo. E Icardi?
«Per quanto riguarda domani Zanetti per Pereira, se gioca uno non gioca l’altro. A Bologna Zanetti era in panchina, si è fatto male Nagatomo è entrato Pereira. Quando mi chiedono di Kovacic, io dico sempre la solita cosa: io devo metterne in campo 11, loro devono sapere che le scelte sono quelle valutate più opportune perché io li vedo tutti i giorni e so di cosa la squadra ha bisogno. Riguardo invece ai cambiamenti ai vertici di molte squadre è frutto della crisi globale e si cercano nuovi finanziatori. Con questo organico io non posso pensare di scomporre i reparti, la squadra deve essere equilibrata. Io voglio fare un calcio spettacolare, senza trascurare nulla. Icardi ha avuto un’operazione seria, della vita privata io voglio solo dargli un consiglio: se vuole diventare un campione deve prendere spunto da Milito. Deve parlare con loro per capire cosa fare per diventare un campione».
L’Inter fa meglio in casa che in trasferta, come si spiega?
«Il fattore campo è importante, si tende tutti a cercare di fare bene nelle mura casalinghe. Siamo noi che dobbiamo fare bene sia in casa che fuori, dal punto di vista della personalità e della furbizia che ci vuole dobbiamo migliorare però è anche vero che tutte le squadre fuori qualche punto lo perdono».