2013
Calzolaio, il Trento Calcio e la storia di un cartellino “pignorato”
Nel calcio d’oggi succede di tutto: tweet dei giocatori, beghe contrattuali, inadempienze delle più importanti istituzioni calcistiche e difficoltà ad esprimersi sul terreno di gioco. Ma la storia di Luca Calzolaio, ex giocatore del vivaio blucerchiato, ha davvero dell’incredibile: classe 1988, Calzolaio è cresciuto nella Primavera blucerchiata più forte della storia, quella che aveva fatto il “triplete” sotto la guida di Fulvio Pea. A quel punto, il ragazzo si è liberato da Genova e ha cominciato a girare nelle categorie inferiori: prima Lumezzane, poi due anni a La Spezia. A quel punto, Calzolaio si è ritrovato nei Dilettanti, tra Gradisca, Trento e Vibonese dal dicembre del 2012.
Intanto, proprio il Trento Calcio è fallito lo scorso luglio, dopo esser già retrocesso in Eccellenza nell’ultimo campionato. L’ufficiale giudiziario ha avuto modo di pignorare i cartellini di qualunque giocatore fosse tesserato a quel momento con la società trentina. Ben 24 i giocatori che non possono cambiare il proprio destino finché il club non salderà un debito di 80mila euro con il Calcio Group, creditore che ha intrapreso l’azione giudiziaria. Tra questi, c’è proprio Calzolaio, che non può scendere in campo la sua nuova squadra dalla scorsa estate: «Vivo da quattro mesi una situazione paradossale. Non posso firmare contratti, non posso percepire stipendi, ma sopratutto non posso giocare la domenica, come ho sempre fatto nella mia vita – ha dichiarato l’ex Samp a bloglive.it – Alcuni giocatori si erano svincolati, come me tramite 108, l’accordo di svincolo annuale, mentre il pignoramento era stato emesso due giorni dopo. Ma la Lega, ritardando le registrazioni degli svincoli, ci ha fatti risultare tutti ancora di proprietà del Trento Calcio. Questo ritardo ci ha condannato a tutto ciò».