Salamon: «Il mio obiettivo? Tornare in campo entro la fine di novembre»

La Sampdoria sta attraversando un periodo davvero difficile, soprattutto dal punto di vista dei risultati, ma anche della forma fisica e morale. Inoltre non mancano gli infortuni che aumentano i problemi di mister Delio Rossi, che sicuramente avrebbe potuto utilizzare uno come Bartosz Salamon nella sfida contro la Fiorentina viste le assenze di Gastaldello e Costa per squalifica.

Il giovane polacco, però, domenica sera non ci sarà, in quanto è ancora alle prese con l’infortunio alla caviglia sinistra (con interessamento del legamento)  procuratosi durante un allenamento con la sua Nazionale: «Era un mercoledì, ho provato un dolore fortissimo. I compagni mi hanno raccontato che mentre ero a terra mi lamentavo e imprecavo in italiano… io sinceramente non me lo ricordo. Sentivo troppo male». Ormai è quasi un mese che il difensore classe ’91 si allena da solo, lontano dal gruppo, in palestra per poter rientrare il prima possibile e cercare di dare una mano alla causa blucerchiata: «Purtroppo l’infortunio è stato serio. Il recupero sta procedendo molto lentamente. Come di solito capita in casi come questi. Tempi di rientro? Piacerebbe anche a me conoscerli. Si va avanti giorno per giorno – dichiara ai taccuini de “Il Secolo XIX” –, i progressi ci sono, li sento, diciamo che inizio in lontananza a vedere la fine. Spero di tornare il prima possibile, certamente non può essere domani. Proprio negli ultimi giorni ho cominciato a correre, ma tra l’iniziare a correre e il giocare una partita ce ne passa».

Ecco perché il polacco ha un suo programma di lavoro personalizzato, studiato dallo staff medico blucerchiato per farlo recuperare al meglio: «La mia giornata tipo? La mattina trattamenti fisioterapici al Mugnaini. Proseguo al pomeriggio con l’aggiunta di qualche lavoretto in palestra. E alla sera vado in piscina, nuotare mi è molto utile per mantenere la tonicità della muscolatura, così quando arriverà il giorno che potrò rientrare in gruppo, sarò già un po’ pronto».

Un infortunio, come detto all’inizio, che proprio non ci voleva, anche perché nega a Salamon di giocarsi le sue chance in campo, per convincere Rossi a puntare su di lui: «Cerco di non pensarci, perché se ci penso, il morale si abbassa di brutto. Questo però è il calcio… uno degli aspetti meno piacevoli. L’unica cosa che posso fare è lavorare moltissimo per rientrare il prima possibile».

Infine una battuta sul momento della sua Sampdoria, sul brutto momento che stanno attraversando i suoi compagni: «Beh, chiunque frequenti a vario titolo uno spogliatoio di una squadra di calcio se ne accorge subito quando mancano i risultati positivi. Però posso confermare che lo spogliatoio è unito e sta cercando di tirare fuori il meglio per uscire il prima possibile da questa situazione. Ho grande fiducia nei miei compagni, so che ce la faranno. Il mio obiettivo? Tornare in campo entro la fine di novembre».