2012
Tutti i segreti del nuovo prato del Ferraris
Il prato del Ferraris si rifà il look. Questa volta in maniera definitiva, assicurano. Insomma, non dovrebbe essere il classico intervento tapullo, per dirla alla genovese, per rimettere in sesto le condizioni del manto erboso solo temporaneamente. Il restyling è partito lunedì con la rimozione delle vecchie zolle. Da ieri si è passati al posizionamento di quelle nuove, composte da una pregiata qualità di graminacee da prato di origine americana, che verrà ultimato domani sera. Tutto sarà sarà pronto per lunedì sera, quando la Samp ospiterà l’Udinese (ore 19). Non vedremo più – speriamo – scene come quelle di domenica scorsa in Genoa-Chievo, dove il terreno di gioco si è presentato in condizioni pessime, con zolle che saltavano a destra e sinistra.
Il Corriere Mercantile ha intervistato Fabrizio Salto, agronomo e titolare di Stadia, società responsabile della manutenzione del green di Marassi dal primo dicembre, da quando il consorzio Stadium ha messo le mani sulla gestione dello stadio: “Si tratta di un intervento importante – ha detto Salto – il quale non riguarda solo la superficie ma anche quello che c’è sotto. Oltre a rimuovere la vecchia zollatura, abbiamo lavorato anche sul sottofondo, sostituendolo per una profondità di 8 cm e ripristinando così il giusto ph, che deve essere di 6,5. I problemi del passato erano causati dalla scarsa radicazione dei fili d’erba nel sottofondo, al ph alterato a causa delle tante rizollature e dell’umidità, e dalla poca luce, soprattutto nella zona della tribuna”.
Cosa cambierà con la nuova gestione?: “Abbiamo ripristinato i valori chimici ed organici del sottofondo per facilitare lo svilupparsi delle radici. A questo aggiungeremo l’utilizzo delle lampade che abbiamo a disposizione e che, all’inizio della prossima settimana, posizioneremo nei pressi delle due porte. Abbiamo anche proceduto ad un livellamento generale del terreno di gioco, utilizzando un laser collegato ad una macchina livellatrice. C’erano diversi avvallamenti, specialmente nella zona sotto i distinti e la Gradinata Nord. Ora il campo è perfettamente livellato con una pendenza dell’1% dalla zona centrale verso i lati. Una perfetta schiena d’asino”.
Dopo tante favole raccontate da politici e addetti ai lavori negli ultimi anni, speriamo che questa sia davvero la volta buona, che possa mettere la parola fine sul discorso erba malata.