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Inter-Samp, l’ultima vittoria a San Siro e una folle rimonta
La Samp non trionfa sulla sponda nerazzurra di San Siro dal 15 dicembre 1996: un comeback epico, difficile da dimenticare
Quando si associano le tre parole “Inter”, “rimonta” e “Sampdoria”, il primo risultato che avrete dalle ricerche Google è questo.
9 gennaio 2005, una giornata dolorosa per i sampdoriani. Non tanto per la rimonta in sé, ma per quanto quel 3-2 finale in favore dell’Inter significherà a fine campionato. Sono tre punti che avrebbero potuto garantire la qualificazione ai preliminari di Champions League, privilegio riservato invece all’Udinese, che giocherà otto partite nella massima competizione europea. Sono tre punti che non serviranno a nulla all’Inter di Roberto Mancini, rinominato “Mister X” per i troppi pareggi nella sua prima stagione interista e che giungerà terzo, ben staccato da Milan e Juventus (con la beffa nel ritorno di Genova di un’altra vittoria, più che fortunata, con la Samp a cogliere tre legni). Ma soprattutto avrebbe interrotto un digiuno già in atto da otto anni e mezzo, ormai arrivato ai vent’anni. Un digiuno che potrebbe andare all’università e che ha avuto la sua nascita il 15 dicembre 1996, quando la Samp ottenne la sua ultima vittoria contro l’Inter a San Siro.
PENSIERO STUPENDO – I precedenti parlano chiaro, ma in quella domenica di fine autunno a Milano la Samp 1996-97 decide che è tempo di prendersi il palcoscenico. E lo fa nella maniera più incredibile, in attesa di strappare un’altra vittoria a Milano, stavolta però contro il Milan abulico di quell’annata. Quella Samp è la Samp di Mancini-Montella, del sesto posto finale, dei tanti gol realizzati in giro per lo Stivale. Tuttavia, dopo il vantaggio a firma del numero 9 blucerchiato, l’Inter reagisce: una doppietta dell’ex Branca – inframezzata dalla rete di Nicola Berti – sembra virtualmente chiudere la gara. 3-1 e tutti a casa? Neanche per sogno. Il Doria riparte dopo aver sprecato due grandi occasioni con Mancini già nel primo tempo e trova la forza per rialzarsi: l’Inter di Hogdson stacca dalla gara e Montella sfrutta una corta respinta di Pagliuca per portare la contesa sul 2-3. C’è solo il Doria in campo e un rocambolesco colpo di testa di Franceschetti sancisce il nuovo pareggio tra le due squadre. Ma non è finita, perché un sontuoso Veron vince il rimpallo con Fresi in area nerazzurra e mette dentro, dove Mancini la tocca piano per il gol del 4-3. Finisce così: è l’anticipo di quanto accadrà nei mesi successivi. La Samp si qualificherà per l’edizione successiva della Coppa UEFA, quella che l’Inter perderà a San Siro contro lo Schalke 04 in un amaro epilogo dal dischetto.
Rispetto a quella giornata, molto è cambiato. L’Inter ha vissuto un decennio di trionfi per poi ripiombare nelle difficoltà; la Samp ha vissuto due retrocessioni, un preliminare di Champions League e una finale di Coppa Italia. Stasera in campo potrebbero ritrovarsi due giocatori che erano nati appena qualche mese prima di quella gara (Schick a gennaio, Torreira a febbraio): che possano esser tra gli eroi di nuovo precedente eccellente? Lo vedremo stasera.