Focus
41 punti in 28 giornate: la Sampdoria migliora se stessa
Il lavoro paga e i numeri lo confermano: la Sampdoria sta crescendo rispetto all’inizio di stagione
La prima stagione della Sampdoria di Massimo Ferrero era andata piuttosto bene: raccolto il patrimonio lasciato dalla gestione Garrone con mister Sinisa Mihajlovic, una squadra che tutto sommato girava e un paio di innesti davvero validi come gli allora giovanissimi Alessio Romagnoli e Alfred Duncan avevano portato la squadra fino all’ingresso in Europa League. Quella dopo doveva essere la stagione del miglioramento, della crescita, del salto di qualità. È invece purtroppo stata una stagione deludente sotto vari profili, nata male, proseguita peggio e chiusa con i classici 40 punti che valgono la salvezza ma niente più. La terza, ovvero questa, partiva con presupposti diversi: bisognava ripartire, ricostruire tutto daccapo, nuovo allenatore, nuovi giocatori, un paio di conferme pesanti sul quale gettare le fondamenta e poi tanti giovani da lanciare nel calcio che conta. Numeri alla mano questa si sta rivelando la migliore stagione della gestione Ferrero: fuori dal campo i bilanci parlano di un attivo, esiguo ma pur sempre attivo, mentre sul terreno di gioco i 41 punti conquistati fin qui dalla truppa blucerchiata segnano un netto miglioramento rispetto alla scorsa stagione: con 10 partite ancora da giocare da qui alla fine del campionato la Samp ha già superato la sua vecchia versione della gestione congiunta Zenga–Montella. Tutto merito del lavoro svolto da Marco Giampaolo sul materiale che gli è stato consegnato in estate: il modo in cui ha plasmato giocatori come Schick, Torreira, Linetty, Skriniar, il modo in cui ha risollevato Luis Muriel, recuperato Barreto e dato continua fiducia a Fabio Quagliarella nonostante qualche giornata no sono sotto gli occhi di tutti. Il lavoro paga sempre e in questo caso ancora di più: la Sampdoria sta crescendo, l’augurio è che continui a farlo anno dopo anno.