2012
Pinzi pronto al rientro
Nel corso della trasmissione Udinese Tonight di Udinese Channel, Giampiero Pinzi, centrocampista fondamentale nello scacchiere di Guidolin, è pronto al rientro dopo l’infortunio che lo ha costretto a 2 mesi di assenza, queste le sue parole riportate da udinese.it: “Sono a disposizione, sono pronto. Quando? Quello lo deciderà Guidolin”. “Purtroppo questa è una stagione costellata da tanti infortuni, anche di giocatori importanti. Ma adesso, piano piano, stiamo recuperando un po’ tutti. Fortunatamente è arrivata una vittoria importante contro il Cagliari. Adesso speriamo di dare seguito a questa vittoria”.
Carico e affezionato a tutto l’ambiente bianconero: “Udine è un ambiente fantastico, i tifosi ci sono sempre vicini. Certo, qualche malumore ci può stare, ma è soltanto uno stimolo per migliorarci. Qui mi hanno dedicato un club e significa che qualcosa di buono ho fatto in tutti questi anni! Sono arrivato qui a 19 anni e ci sono rimasto a lungo. Una gran fortuna, perché questo è un ambiente ideale, non solo da un punto di vista professionale, ma anche umano. La mia idea è quella di fermarmi qui anche al termine della carriera. Quando sono arrivato mi sono ambientato in un mese, e pensare che prima non sapevo nemmeno dove fosse Udine. Questa maglia la sento come una seconda pelle e voglio dare sempre il massimo”.
Quella maglia che baciò dopo il gol al Napoli: “Un gesto spontaneo, per me ha un valore molto importante. Mi dà fastidio quando lo fanno i giocatori appena arrivati. In quel momento mi è venuta voglia di fare quel gesto importante e forte per me. È un ringraziamento verso queste persone che mi hanno dimostrato un affetto incredibile”.
Giovedì però l’Europa League, contro il Liverpool ma a giochi già fatti: “Peccato che poi abbiamo vanificato tutto nelle due gare contro lo Young Boys. Ma le emozioni di Liverpool le porterò sempre con me. Anche il “Paron” a fine partita era quasi commosso. Adesso dobbiamo finire bene il girone: lo dobbiamo ai nostri tifosi”.
“Il placcaggio di Liverpool? Per me non esiste che l’avversario passi così facilmente. Poi non è stato cattivo, non vado a spaccare le gambe agli avversari. Mi rispecchia, in Inghilterra mi hanno esaltato per quel gesto”.
In conclusione una dimostrazione di stima per Francesco Guidolin: “E’stato uno dei due o tre allenatori fondamentali nella mia carriera. Un maestro di calcio che riesce a capire le cose prima degli altri”.