30 Anni e non sentirli: 1987, basta un rigore all'Atalanta, Samp sconfitta
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30 Anni e non sentirli: 1987, basta un rigore all’Atalanta, Samp sconfitta

Avatar di Emanuele Pagliano Migliardi

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Torniamo a raccontare la Sampdoria del passato, di Boskov, di Vialli e di Mancini, nel lungo percorso che ci porterà fino allo scudetto con la nostra rubrica “30 Anni e non sentirli“. Oggi parliamo della 1a giornata di ritorno del campionato 1986/1987

Finalmente inizia il girone di ritorno e ritorna anche la nostra rubrica “30 Anni e non sentirli” dedicata al racconto delle stagioni che precedettero quella in cui la Sampdoria riuscì a sedersi sul tetto d’Italia. Ma prima di arrivare a raccontarvi quella stagione dobbiamo continuare dal punto in cui c’eravamo fermati, ossia dal racconto del primo match di ritorno della stagione 1986/1987. La Sampdoria sale a Bergamo, il 18 gennaio 1987, per incontrare l’Atalanta di Nedo Sonetti, che schiera in campo: Piotti, tra i pali, Barcella, Gentile, Perico, Rossi, Pasciullo, Francis vecchia conoscenza blucerchiata, Prandelli, Stromberg, Magrin e Icardi. Per quanto riguarda Boskov invece: Bistazzoni tra i pali, Mannini, Fusi, Vierchowod, Pari, Briegel, Pellegrini, Cerezo, Salsano, Vialli e Mancini. Non sarà una partita ricca di gol e non sarà neppure una partita dove la Sampdoria tornerà a casa con il bottino pieno. La Sampdoria avverte l’assenza di un punto di riferimento a centrocampo contro l’Atalanta di Sonetti in più spreca molte occasioni davanti alla porta difesa da Piotti. Non sono poche le azioni da ambo le parti: Magrin e Stromberg provano a mettere in difficoltà da subito Bistazzoni, dall’altra parte Briegel e Mancini sprecano molto davanti a Piotti. L’Atalanta si fa più propositiva, merito di Magrin che va a battere quasi tutti i calci piazzati per la sua squadra, Bistazzoni respinge senza problemi. Il rigore arriva alla mezz’ora del primo tempo e sarà l’unica rete della partita: Boschi, della sezione di Parma, decreta il penalty per un fallo di Vierchowod ai danni di Prandelli dopo la respinta verso il campo di Bistazzoni sul tiro di Icardi. L’episodio è contestato dai blucerchiati: Vierchowod intercetta il pallone respinto dal suo portiere e si porta palla al piede verso l’uscita dall’area di rigore, Prandelli gli si para davanti e il pallone schizza lontano mentre i due giocatori si incartano tra i propri piedi. L’arbitro però vede il braccio di Vierchowod sfiorare la spalla di Prandelli e decide di puntare il dischetto. Va a battere Magrin che a fil di pallo batte Bistazzoni. La partita si porta in situazione di vantaggio per l’Atalanta, che permarrà per tutti i restanti minuti di gioco disponibili. La Sampdoria non riuscirà mai ad accorciare le distanze nemmeno inserendo altri giocatori offensivi come Lorenzo, subentrato al posto di Fusi. La squadra di Sonetti si chiude e nega ogni accesso ai blucerchiati che usciranno da Bergamo a mani vuote. La testa però deve andare per forza al prossimo match, in programma per i primi di febbraio tra le mura di casa dove arriverà la Fiorentina di Bersellini, ex allenatore blucerchiato. Ma questa è un’altra storia e la si dovrà raccontare un’altra volta.

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